I tifosi dell’Inter non l’hanno risparmiato, e al suo ingresso in campo l’hanno “accolto” nel peggiore dei modi: i fatti.
Il calcio non ha l’abitudine di perdonare e i suoi tifosi hanno una lunga memoria. Perciò, anche quando trascorrono gli anni e ci si ritrova sul campo dopo tempo, il rancore viene fuori. Non è mancata occasione durante l’ultimo turno di campionato di Serie A per darne dimostrazione. È accaduto prima della pausa per lasciare spazio agli impegni con le varie Nazionali. Il match in questione è stato Inter-Bologna. 
Il 2-2 come risultato finale è stato un pareggio che ha finito per favorire soltanto i cugini del Milan, che al momento hanno accumulato un +2 di vantaggio sui rivali dell’Inter. Un rapporto contrastato fra le due squadre per la paternità su Milano, di cui si fanno chiaramente veicolo anche i giocatori.
Infatti quando, durante il secondo tempo, il tecnico Thiago Motta ha sostituito Dan Ndoye facendo entrare in campo Alexis Saelemaekers, dagli spalti della Curva Nord sono stati rifilati una serie di fischi e cori al giocatore belga, il cui cartellino è di proprietà proprio del Milan.
Inter-Bologna, fischi dalle gradinate della Curva Nord per Saelemaekers
Durante l’estate, il giocatore ex Anderlecht è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto al Bologna, nel tentativo di fargli trovare maggiore spazio e continuità. L’approccio di Alexis Saelemaekers con la Serie A di certo non è stato dei migliori, perciò proseguire agli ordini di mister Stefano Pioli senza le giuste opportunità l’avrebbe senz’altro limitato. 
I tifosi dell’Inter però non hanno dimenticato che il giocatore appartiene ancora al Milan e vi farà ritorno, perciò gli hanno intonato: “Milanista pezzo di m***a”. D’altronde, anche se in misura limitata, anche il 24enne belga ha partecipato alla vittoria dello scudetto da parte dei rossoneri appena due stagioni fa, nell’annata 2021-22. Nessuna reazione chiaramente per Saelemaekers, il quale ha proseguito normalmente con la sua prestazione per il Bologna.
Non è stato sicuramente facile affrontarla. Ad ogni suo tocco palla, da parte del pubblico di San Siro risuonavano dei fischi di disapprovazione, ancor più forti alla luce del risultato, che ha visto il pareggio confermarsi con lo scorrere del tempo. Un derby personale per il giocatore di proprietà del Milan, una mezz’ora come se indossasse ancora la maglia rossonera e quella fosse la sua personale stracittadina.
