Allegri va allo scontro totale: “Presuntuoso”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 14:14

Aria pesantissima nello spogliatoio bianconero: Massimiliano Allegri non è solo nel ‘mirino’ di Angel Di Maria

Polveriera Juve. Forse inevitabile, data la grande distanza tra i risultati ottenuti e le potenzialità della rosa. Per non parlare poi delle aspettative di inizio stagione. Il ritiro punitivo  -spesso anticamera dell’esoneo, lo dice la storia bianconera – era già nell’aria dopo la sconfitta di San Siro. Dopo la disfatta di Haifa è diventato realtà.

Massimiliano Allegri preouccupato
Massimiliano Allegri © LaPresse

Come se non bastassero le due sconfitte in rapida successione, che hanno fatto ripiombare la Juve alla stessa situazione post-Monza – iniziano ad emergere indiscrezioni su uno spogliatoio spaccato. Dopo aver registrato i mal di pancia di Angel Di Maria, che non ha gradito il fatto che Allegri lo abbia voluto recuperare in fretta e furia dopo il primo infortunio – ci si è messo lo stesso argentino a non dare il buon esempio. Prima col video virale del suo colloquio con Milik alla fine di Juve-Benfica, poi facendosi espellere all’U-Power Stadium rimediando delle giornate di squalifica che ne hanno compromesso la partecipazione al match di San Siro, tra gli altri.

Tutti contro Allegri: “Presuntuoso”

Max Allegri preoccupato
Max Allegri © LaPresse

Nella sua edizione odierna il ‘Corriere della Sera’ sveka alcuni particolari del bollente spogliatoio bianconero. Non ci sarebbe solo il fuoriclasse argentino a criticare Allegri per la sua gestione tecnica. Anche gli altri, stando al quotidiano’, penserebbero che l’allenatore sia un presuntuoso per il modo in cui prepara e gestisce le gare. Una situazione, questa, che certamente non può giovare alla causa juventina in termini di comuni obiettivi e comuni mezzi per raggiugere gli stessi.

La perentorietà con la quale Agnelli ha confermato Allegri fino al termine della stagione dovrebbe fungere da ‘dato di fatto’ per la squadra. Se non si segue il tecnico, si affonda. Difficile pensrae però che la barca possa tornare a navigare serena in mare aperto con queste premesse. Forse, come spesso accade, saranno i risultati a ricompattare l’ambiente. A patto di ottenerli, però.