“Dzeko valore aggiunto”: Sabatini non ha dubbi sul futuro

ULTIMO AGGIORNAMENTO 9:45

Il navigato dirigente ha fatto il punto sulla Serie A concentrandosi sul valore del bomber nerazzurro, che ha il contratto in scadenza

Celebre, oltre che per le sue oggettive capacità di scopritore di talenti, anche per la sua onestà intellettuale ogniqualvolta chiamato a dire la sua su qualsiasi argomento, Walter Sabatini non si è smentito nemmeno questa volta.

Walter Sabatini
Walter Sabatini © LaPresse

Intercettato dai microfoni di Calciomercato.it, su TV Play, il decano dei dirigenti italiani ha spaziato dalla Juve di Max Allegri fino a Daniele De Rossi, una sorta di ‘figlioccio’, per arrivare a parlare anche di Edin Dzeko, il bosniaco portato nella Capitale, nel 2015, proprio dall’allora Ds dei giallorossi.

Sabatini a tutto campo: gli elogi a Dzeko

Edin Dzeko esultanza
Edin Dzeko © LaPresse

Dzeko è un ragazzo che non perderei mai perché è un uomo leale, un giocatore corretto, un grande uomo, se la squadra ha bisogno di giocare palloni alti si fa trovare. Se c’è bisogno di palleggio Edin si fa trovare, è un gran compagno di squadra, e quindi un valore aggiunto. Io dirigente un giocatore come Dzeko lo tengo sempre, ma dico anche come sempre che i dirigenti dovrebbero stare zitti, sono altri che devono parlare“, ha esordito Sabatini.

Non poteva mancare il suo giudizio su quanto messo in mostra finora nel nostro campionato dal Napoli, di cui il dirigente ha gà tessuto le lodi nei giorni scorsi approfittando della domanda sul colpo Kvaratshkelia firmato Giuntoli: “Chi mi ha stupito finora? Per quanto riguarda gli allenatori non sono originale e dico Spalletti. A parte l’aver lavorato con lui, il Napoli gioca un calcio che ristora l’anima e lo spirito, poi di dirigenti ce ne sono diversi. Alcuni giovani stanno sgomitando dietro, ma quello che ha fatto Giuntoli a Napoli non lo definirei miracolo calcistico perché sarei irriverente. Però il lavoro è sicuramente eccellente, non ha solo preso giocatori importanti, ma ha ripulito la rosa, che è un lavoro difficilissimo e lo dico per esperienza. Sono state fatte scelte coraggiose”, ha proseguito.

Su Massimiliano Allegri e Daniele De Rossi

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri © LaPresse

Allegri? Certo che aveva perso il bandolo della matassa alla Juve. Però dato che lui non solo è esperto ma anche scaltro si sta rimettendo a posto, ha cominciato a riannodare i fili, la vittoria del derby li ha rilanciati, la vittoria larga contro l’Empoli non è da sottovalutare, è una squadra che sa giocare, rognosa. La Juventus sta recuperando posizioni e porteranno a termine il campionato come si deve. Ho solo letto i titoli perché sono stufo di cattive notizie francamente, ma ho visto che c’è un’ulteriore indagine su delle plusvalenze non chiarissime. In questo momento storico della Juventus non aiuterà sicuramente”.

De Rossi è molto sfortunato, perché avevo detto che qualsiasi squadra che avessi trovato in Serie A, lo avrei preso per la panchina. De Rossi era già un allenatore in campo e dimostrerà in fretta di poter essere un grande allenatore anche in Serie A, l’ho dichiarato pubblicamente, se prendo una squadra in Serie A prendo lui”.