Calciomercato, un gennaio florido per la Serie A: il resoconto delle spese

ULTIMO AGGIORNAMENTO 23:59

La Serie A è tornata ad investire tanto nel calciomercato di gennaio: il resoconto delle spese e la differenza rispetto alle scorse stagioni

Un calciomercato di gennaio assolutamente prosperoso in Serie A. Questo ci ha raccontato la sessione invernale del 2022 nell’arco di circa un mese di trattative. In testa a tutti, come potrebbe essere altrimenti, c’è ovviamente la Juventus, alla quale spetta di diritto il titolo di regina della finestra di trasferimenti appena conclusa. La ciliegina sulla torta è l’acquisto di Dusan Vlahovic per l’attacco, ennesimo scippo alla storica rivale Fiorentina.

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Vlahovic © LaPresse

Il bomber serbo è approdato alla corte di Massimiliano Allegri grazie alla bellezza di 70 milioni di euro più 10 di bonus. Cifre altisonanti, che hanno scosso l’intero panorama calcistico italiano e non solo. Basta così? No, perchè la ‘Vecchia Signora’ si è assicurata anche le prestazioni di Denis Zakaria dal Borussia Moenchengladbach per 3,5 milioni di euro di parte fissa, più altri 3,5 milioni legati ai bonus. Colpo pure per il futuro da circa 10 milioni di euro con Gatti del Frosinone. L’Inter capolista, dal canto suo, non è rimasta a guardare ed è riuscita a strappare abbastanza agevolmente Gosens all’Atalanta per la fascia sinistra. Operazione in prestito di 18 mesi con obbligo di riscatto da 25 milioni di euro più 3 di bonus.

A proposito di Atalanta, la ‘Dea’ ha prelevato dal Sassuolo il cartellino di Jeremie Boga, volato da Gasperini in prestito con obbligo di riscatto sulla base di 22/23 milioni di euro di parte fissa più altri 2 di bonus. Ad infiammare la finestra invernale ci ha pensato pure la Fiorentina di Commisso mettendo a segno un’invitante tripletta. Dapprima Ikone per 14 milioni di euro più uno di bonus (oltre al 15% sulla futura rivendita), poi Piatek in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni e infine Cabral, erede di Vlahovic da 14,5 milioni di euro più bonus.

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Calciomercato Serie A, gennaio prosperoso: la differenza di spesa con gli anni passati

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Pallone Serie A © LaPresse

Più statico, invece, il mese di Napoli, Milan e Lazio, che si sono mosse poco. Meglio sicuramente la Roma di Mourinho, avendo aggiunto alla rosa Maitland-Niles in prestito secco e soprattutto Sergio Oliveira in prestito oneroso da 1 milione con diritto di riscatto fissato a 13 milioni. Troviamo tanti colpi anche andando a scendere nella classifica. Da sottolineare Ricci al Torino in prestito oneroso da 2 milioni con obbligo di riscatto fissato a 8,5 milioni. Poi il colpo del Sassuolo in prospettiva Luca Moro (entrambi il futuro della nostra Nazionale), per un totale di 4,5 milioni (bonus compresi). Merita un accenno, inoltre, il ritorno in Italia di Nani, sbarcato a Venezia da svincolato.

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All’estero ha fatto molto rumore il trasferimento di Luis Diaz dal Porto al Liverpool per 60 milioni di euro totali. Prima ancora Ferran Torres al Barcellona (intorno ai 55 milioni). Insomma è stato un gennaio prosperoso a livello economico, accompagnato ovviamente dalle cessioni. Ma il calcio dimostra di essere in ripresa dopo i gravi problemi dovuti alla pandemia da Covid-19. L’anno scorso, per dire, nei top 5 campionati europei erano stati spesi a gennaio solamente 291 milioni di euro. Il calo complessivo rispetto agli 1,29 miliardi di euro della sessione 2020 è stato pari a circa il 77%. La Serie A si piazzò comunque al secondo posto (dietro all’imbattibile Premier League) con investimenti per 73 milioni. La speranza è che il calcio italiano prosegua ininterrottamente la sua crescita e i segnali sono positivi.