Inchiesta Juventus, Campi svela la verità sul caso stipendi

ULTIMO AGGIORNAMENTO 19:55

L’inchiesta Prisma sui fatti imputati alla Juventus continua e il giornalista Graziano Campi in diretta su Tv Play svela la questione stipendi

La situazione della Juventus si fa sempre più grave. I bianconeri sono finiti al centro dell’inchiesta Prisma sulle plusvalenze effettuate dai bianconeri e i bilanci che sarebbero stati modificati da parte della Juventus.

Dirigenza Juventus ©LaPresse

La situazione anche a livello societario della Juventus non è certamente semplice, soprattutto dopo le dimissioni dell’intero cda, compreso il presidente Agnelli. In particolare a fare rumore nelle ultime ore è la questione sulla rinuncia agli stipendi avvenuta nella stagione 2019/20. A svelare maggiori dettagli su questo caso è il giornalista Graziano Campi, che in diretta ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Tv Play, ha affermato: “Paratici lo avrei cacciato e le dimissioni dovevano arrivare molto prima”.

Juventus, Campi spiega: “La procura dovrà vedere se era possibile farlo”

Vicario Carnesecchi
Andrea Agnelli ©LaPresse

Il futuro della Juventus è tutto da vedere sia a livello giudiziario che sportivo. Come sappiamo i bianconeri vivono un momento molto complicato dovuto dai risvolti dell’inchiesta Prisma e tutte le sue conseguenze. In particolare uno degli ultimi capi di accusa riguarderebbe gli stipendi nella stagione 2019/20.

A questo proposito il giornalista Graziano Campi ha spiegato: “Il comunicato della Juventus arriva quando non si sa se riparte il campionato per via del Covid. Le ultime quattro righe di questo prevedono che qualora il campionato fosse ripreso gli stipendi sarebbero stati pagati. Il problema è che qui, un interpretazione contabile, secondo la procura la Juventus doveva registrare il debito nel 19/20 e non va a intaccare il contro economico. Avrebbero aumentato il debito e non le perdite. Quindi la procura dovrà vedere se era possibile mettere che questi stipendi sarebbero stati pagati l’anno successivo”.