Caos plusvalenze, ecco cosa rischia la Juventus: i precedenti

ULTIMO AGGIORNAMENTO 10:29

Sia la procura della Repubblica di Torino che quella della Figc fanno tremare la Juventus: ecco cosa può accadere

In attesa di scendere in campo contro l’Atalanta, per la Juventus nelle ultime ore è piombato un fulmine a ciel sereno. L’inchiesta ‘Prisma’ aperta dalla procura della Repubblica di Torino riguardo al falso in bilancio per il club bianconero, nata dalle presunte plusvalenze fittizie, può portare con sè strascichi importanti. Da un lato si tratterebbe di ‘false comunicazioni di società quotata in borsa’ e ‘false fatturazioni‘, con le pene proporzionate a seconda della gravità della violazione. Dall’altro, invece, si parlerebbe di giustizia sportiva entro la quale è difficile stabilire il valore di un giocatore e la relativa iscrizione dello stesso a bilancio.

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Agnelli Juventus inchiesta plusvalenze
Andrea Agnelli ©LaPresse

L’articolo 31 del Codice della Giustizia della FIGC regola la materia ma starà ai giudici decidere con grande discrezionalità. Un’ipotesi potrebbe fermarsi alla sola ammenda con diffida, secondo il comma 1 di tale articolo. Il comma 2, invece, prevederebbe addirittura punti di penalizzazione fino all’esclusione dal campionato: chiaramente, si tratterebbe di situazioni estremamente gravi in tal senso.

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La Juventus rischia: ecco i precedenti

Juventus Agnelli Plusvalenze
Nedved e Agnelli ©LaPresse

La Federcalcio starebbe studiando, come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport‘, una norma ad hoc per evitare un ‘doping amministrativo’ che sistemi i bilanci dei club. Nel 2018 il Chievo Verona fu condannato dalla Corte d’Appello Federale a tre punti di penalizzazione. La motivazione fu “reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile”. 

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Tale decisione fu confermata successivamente dal Collegio di garanzia. Discorso differente invece per il Cesena che fallì prima della sentenza.

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Juventus inchiesta plusvalenze
Cherubini e Nedved ©LaPresse

In quel caso, una parte importante dell’accusa fu respinta in quanto la procura aveva richiesto ben 15 punti di penalizzazione per la società gialloblù.