Super League pronta a rinascere, arriva l’annuncio UFFICIALE: i dettagli

ULTIMO AGGIORNAMENTO 12:11

Circa qualche anno fa si è spento il progetto legato alla Super League, ma ora le cose sembrano cambiare.

Circa due anni fa si è spento il progetto legato alla Super League, ma ora le cose sembrano definitivamente cambiare.

Super League pronta a rinascere
Josep Bartomeu, Andrea Agnelli e Florentino Perez-calciomercatoweb.it

La European Super League, infatti, è pronta a rinascere. Lo ha assicurato Bern Reichart, CEO di A22 Sports Management, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano francese l’Equipe. Il CEO, infatti, ha dichiarato che  “certo che la Super League ancora rilevante, lavoriamo instancabilmente per fare proposte che risolvano i problemi attuali del calcio: lo squilibrio competitivo e l’instabilità finanziaria di cui soffrono molti club. La UEFA è resistente a qualsiasi cambiamento e alle idee esterne perché vive molto bene. Controlla un’attività in cui non ha concorrenza, costi o rischi aziendali e dove ha un’influenza significativa, anche a livello politico. Quindi ogni altra iniziativa e altra competizione non gli fa piacere. Si aggrappa al suo monopolio dal 1955”. 

European Super League, parla Reichart: “E’ tempo di cambiare”

Come detto, la nuova European Super League è pronta a rinascere, cosi come annunciato dal CEO di A22 Sports Management Bern Reichart.

Super League pronta a rinascere
Andrea Agnelli-calciomercatoweb.it

La nuova competizione potrebbe ospitare fino ad 80 squadre e, sopratutto, si baserà sui meriti sportivi e senza membri permanenti. Reichart, infatti, ha aggiunto che “ci sarà un formato completamente diverso dalla prima versione, senza membri permanenti. Non sarà un circolo elitario chiuso ma una competizione aperta, basata sul merito, compatibile con i campionati nazionali e giocata nelle finestre degli attuali tornei europei. Sarà gestito dai club e con un Fair Play Finanziario molto più rigoroso. Abbiamo bisogno di un torneo più attraente, che dia emozioni non solo da febbraio, per generare più attrazione e ricavi per tutti. La competizione di punta d’Europa, con tutti quei grandi club, è destinata a essere la più grande in termini di seguito ed entrate. Manteniamo l’idea che i club non potranno dedicare più del 55% del loro budget agli stipendi. Vogliamo anche vietare i giochi di prestigio di alcuni club con contratti di sponsorizzazione gonfiati. Il calcio può offrire più intrattenimento ai suoi tifosi e mettere in atto regole finanziarie che gli impediscano di spendere più di quanto genera”.