Caso Juventus, rivelazione in diretta: “Sistematicità per abbattere i debiti”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 18:31

Continua l’inchiesta Prisma che vede protagonista la Juventus, con il giornalista Daniele Autieri che svela dettagli importanti a Tv Play

Da quando è scoppiato il caos in casa Juventus, almeno i risultati sportivi sembravano essersi rialzati. Ma dopo i 5-1 subito contro il Napoli anche sul campo si torna a essere scettici. L’inchiesta ‘Prisma’ nel frattempo va avanti e si attendono nuovi sviluppi.

Agnelli, Cherubini e Arrivabene ©LaPresse

A tal proposito il giornalista di Report e ‘La Repubblica’, Daniele Autieri, ai microfoni di Calciomercato.it in onda sul canale Twitch di Tv Play ha spiegato: “L’elemento più significativo è la sistematicità. Se si leggono gli atti dell’indagine emerge che a un certo punto la Juventus si trova in una reale difficoltà finanziaria e ha messo sul piatto tutte le sue competenze per cercare di appianare i suoi debiti in modo sistematico. Da qui il tema della manovra stipendi, delle plusvalenze, dei calciatori trattati come figurine, dove conta l’ammontare che riesci a mettere a bilancio e non il giocatore. Questo è il segnale della sconfitta del calcio. La paura è che il sistema sia in grossa difficoltà”.

Juventus, inchiesta Prisma: “Federcalcio a conoscenza di un problema plusvalenze”

Il giornalista Autieri continua sul caso Juventus e svela: “Il manager che abbiamo protetto dice cose importanti, che alla Federcalcio erano a conoscenza di un problema plusvalenze già a settembre. Anche Gravina ha ammesso che si sta facendo poco sul valore dei giocatori”. Poi fa l’esempio: “La Consob ti dice che quando c’è uno scambio per esempio tra Napoli e Juventus con due giocatori, uno da 50 e uno da 60 milioni. Ballano dunque 10 milioni, non puoi mettere il 60 a bilancio”.

Dirigenza Juventus ©LaPresse

Infine sul mancato spazio di risposta per la Juventus risponde: “Da più di un mese ero in contatto contatto con l’ufficio stampa bianconero, ho chiesto di inserire la loro parte nel servizio. L’unica concessione che ho è essere accreditato alma conferenza di Allegri per fargli una sola domanda. Avrei voluto sentire Andrea Agnelli o altri, ma non ho potuto”.