Milan, polveri bagnate: i rossoneri non segnano

ULTIMO AGGIORNAMENTO 17:29

La sconfitta contro la Juventus ha fatto scivolare il Milan a ridosso della zona retrocessione. Tra gli elementi negativi dei rossoneri, l’attacco sterile

Krzysztof Piatek Milan (Getty Images)
Krzysztof Piatek Milan (Getty Images)

La classifica continua a preoccupare. Il Milan dopo 12 giornate di campionato si ritrova con soli 13 lunghezze, frutto di 4 vittorie, 1 pareggio e ben 7 sconfitte, tre nelle ultime quattro gare. Pioli non ha dato la scossa sperata, almeno a livello di risultati, tanto che la media punti è inferiore a quella di Giampaolo. La squadra però sembra più compatta e comunque con una fisionomia, il tecnico emiliano alterna il 4-3-3 al 4-3-2-1, il cosiddetto albero di Natale. Contro la Juventus la prestazione è stata ottima e il migliore in campo dei bianconeri è stato il portiere Szczesny, bravo a disinnescare almeno sette tiri degli avversari. “Abbiamo giocato alla pari, ma restiamo preoccupati: questo non è un rendimento da Milan”, le parole di Pioli nel post gara dello Stadium. Ancora una volta il Diavolo ha subito gol negli ultimi minuti, ma il reparto che preoccupa di più è quello offensivo e in generale la difficoltà ad andare in gol: l’attacco rossonero è il quartultimo della Serie A con 11, 19 un meno rispetto all’Atalanta, prima.

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Milan, il momento di Piatek condiziona l’attacco rossonero

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Il polacco nello scorso campionato era un bomber infallibile e chiuse con 30 gol tra Genoa e Milan. Nelle prime dodici giornate di questa stagione finora l’ex rossoblu ha segnato tre soli gol  di cui due su calcio di rigore. L’involuzione è evidente e per certi versi preoccupante perché su di lui sono riposte le speranze di realizzazione. Tra gli altri goleador 2 reti a testa le hanno realizzate Theo Hernandez e Calhanoglu, 1 Kessie, Suso e Leao.

Q.G.