Serie A, caos diritti tv: cosa potrebbe succedere

ULTIMO AGGIORNAMENTO 15:00

La stagione 2022/2023 è agli sgoccioli, la Serie A ha chiuso i battenti, ma non si può star tranquilli. Ora tiene banco il problema diritti tv.

Con la trentottesima giornata si è conclusa la Serie A 2022/2023 e ormai mancano pochissimi verdetti per potersi proiettare nella prossima stagione. In queste settimane di transizione da un’annata all’altra tengono banco ovviamente il calciomercato ma anche un altro dettaglio da non sottovalutare per il calcio italiano.

Caos diritti tv in Serie A
Cosa potrebbe succedere con il prossimo bando per i diritti tv (Ansa Foto) – calciomercatoweb.it

Stiamo parlando ovviamente dell’annosa questione diritti tv, che quest’anno ha tenuto banco anche a stagione in corso. La naturale durata dei contratti è stata estesa da 3 a 5 anni e, con DAZN in scadenza a giugno 2024, bisogna pensare ai nuovi bandi. Oltre all’estensione della durata degli accordi ci sono stati altri aggiustamenti, per poter aumentare gli incassi. Dall’ultimo bando sono arrivati circa 840 milioni vitali per il futuro del nostro calcio.

Trovare l’accordo migliore è infatti fondamentale per mantenere i campionati ad alti livelli. In questi anni con alcune riforme la Lega Serie A ha cercato di rendere il torneo più appetibile, inserendo anche alcune novità, come lo spareggio in caso di arrivo a pari punti per lo Scudetto e per la salvezza, con quest’ultimo che si è concretizzato. Senza contare le tre finali europee raggiunte rispettivamente da Fiorentina, Roma e Inter.

Il presidente Casini e il caos diritti tv

A Radio Anch’io su Rai Radio 1 il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha toccato questo e altri temi in merito proprio alla questione diritti tv. Il termine per presentare le offerte è il 14 giugno. Ora si attende, dopo arriveranno ulteriori passaggi e, come riportato da calcioefinanza.it, la massima figura del calcio italiano tiene in piedi l’opzione partita in chiaro: La partita in chiaro è tra i pacchetti, come c’è l’opzione del canale o di avere un operatore che prenda delle giornate sul modello Boxing day in Premier. Ci sono tante opzioni per far sì che il mercato risponda positivamente a tutte queste proposte“.

Caos diritti tv in Serie A
Nuovo bando per i diritti tv, cosa cambia (Ansa Foto) – calciomercatoweb.it

In molti sottolineano come per arrivare a certi risultati televisivi si sia arrivati a un punto di non ritorno per quanto riguarda i calendari, ormai massacranti. Il presidente Casini ha ricordato però come questo sia un problema di livello internazionale e che non riguarda un singolo paese: “Il problema è che se i campionati nazionali riducono le partite, poi non è che diminuisce il numero complessivo di queste. Per questo bisogna coordinarsi, non è un problema che può essere affrontato come singolo paese”.

Senza dimenticare poi che comunque meno squadre, con una riduzione magari del roster di squadre da 20 a 18, comporterebbe anche inevitabilmente un calo degli introiti, proprio quello che si sta cercando di evitare. Anche perché si andrebbe a perdere qualche piazza magari storica e con un bacino d’utenza importante.