“Un fenomeno”: Galliani jr e il retroscena su Palladino

ULTIMO AGGIORNAMENTO 18:59

Nella consueta diretta di oggi è intervenuto come ospite Gianluca Galliani, figlio del celeberrimo vice presidente del Monza 

Reduce da due pareggi consecutivi contro Fiorentina e Inter, il Monza sta facendo molto bene e attualmente occupa la quindicesima posizione nella classifica di Serie A.

Raffaele Palladino ©LaPresse

Da quando è in carica, Raffaele Palladino ha collezionato ben 6 vittorie e due pareggi tra i risultati positivi, bottino niente male per una squadra neopromossa. I brianzoli hanno di fatto messo in difficoltà grandi squadre e, anche nella sconfitta contro la Lazio hanno comunque dimostrato di meritare la Serie A.

Galliani Jr. “Mio padre lo sapeva”

Intervenuto ai microfoni di calcimoercato.it sul canale Tv Play, Gianluca Palladino ha raccontato un interessante retroscena sull’attuale allenatore del Monza.

Galliani ha raccontato un retroscena su Palladino
Gianluca Galliani ©LaPresse

Raffaele Palladino, di soli 38 anni, sta già dimostrando tutto il suo talento alla guida dei brianzoli. Da due anni mio padre mi diceva che aveva nelle giovanili del Monza un allenatore straordinario in cui credeva tantissimo – ha dichiarato Galliani durante la diretta: “Lui appena ha iniziato ad allenare si vedeva che aveva potenzialità eccezionali. Poi è chiaro mio padre e il presidente Berlusconi hanno fatto più volte scelte di questo tipo, si diceva anche ai tempi di Sacchi che sarebbero stati più consoni altri profili. Non è stata una cosa pensata dall’oggi al domani però, erano due anni che mio padre mi diceva che Palladino era straordinario. Avere coraggio nella vita quando arrivi in Serie A per la prima volta dopo 110 anni, hai fatto investimenti importanti ottenendo un solo punto, con talvolta media e critica che sono indegni…”.

Galliani ha evidenziato come talvolta fare investimenti sul futuro, puntando su scommesse inaspettate, possa essere la soluzione migliore a lungo termine: “Penso per dire a quello che sta succedendo a Max Allegri che fino a due settimane fa era il più scarso di tutti. Andare ad affidargli la panchina ha portato a risolini, non è stata solo una grande intuizione ma un atto di coraggio illimitato, c’era la possibilità di un disastro. Poi c’è stata la vittoria con la Juventus e c’era anche la percezione che si potesse portare avanti un lavoro importante. Ora bisogna essere bravi ad andare avanti, come avete visto questo è un altro campionato rispetto a quello prima dei mondiali. Con la Cremonese ci sarà una battaglia fondamentale”