“Decisione rapida e sanzione”: la sensazione che allarma la Juventus

ULTIMO AGGIORNAMENTO 20:18

Il caso Juventus tiene ancora banco dopo i continui aggiornamenti che arrivano dalle varie indagini

Il terremoto scatenatosi dopo le dimissioni del CdA della Juventus è proseguito con l’apertura delle indagini da parte della Procura di Torino e i conseguenti accertamenti anche da parte della UEFA.

Nedved e Agnelli
Nedved e Anelli ©LaPresse

Il CFCB infatti ha aperto un’indagine formale per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario. Indubbiamente la preoccupazione è tanta sia tra i tifosi, sia tra gli azionisti del club bianconero e il timore più grande è quello di affrettare troppo le indagini e cadere in una sentenza sbagliata.

Capuano:”Certamente ci deve essere un processo sportivo”

Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sul canale TvPlay, Giovanni Capuano, noto giornalista di Radio 24 News e Panorama, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso in questione:

“La documentazione della procura di Torino mostrano cose che meritano di essere analizzate a fondo. Sicuramente ci deve essere un processo sportivo e credo penale. Fatta questa premessa, ho trovato irreale alcune sfumature che ha preso il dibattito. Ho letto e sentito qualcuno ripercorrere l’albo d’oro degli anni, parlare di campionato falsato e condizionato dal sistema per cui esiste una squadra cattiva, la Juventus, che si arroga il diritto di avere alleanze di mercato, come con Udinese, Atalanta, Sassuolo…Il tema dello “Scansuolo” e della Scans – Antifona che da anni si ripete nei bar sulla Juventus. Ho raccolto dati per comprendere l’entità di questo condizionamento. E’ uscito fuori che dal 2011 la Juventus con questi club della sua galassia ha più o meno avuto la stessa media punti ottenuta con tutte le altre. Quando è stata superiore ha vinto spesso, quando ha cominciato ad avere problemi la media si è abbassata“.

 Capuano quindi cerca di analizzare lucidamente la questione Juventus, poi i suoi timori si spostano sulla rapidità ingiustificata delle indagini: “Troverei errato da parte della procura immaginare di iniziare con il processo sportivo. L’esperienza del 2006 dovrebbe insegnare qualcosa. E’ ovvio che la Juventus avesse responsabilità, ma anche che sia stato giudicato in modo incompleto. Io credo che avere fretta ora voglia dire compiere lo stesso errore fatto in estate. E’ stato un processo acerbo quello sulle plusvalenze. Se venisse aperto con le nuove documentazioni potremmo discutere su qualcosa di diverso, ma non credo sia possibile farlo. Faccio una provocazione: incentriamo il processo sportivo alla Juventus sulla manovra stipendi o parliamo dei rapporti con gli altri club? Il pizzino di Percassi rientra  nel processo sportivo o no? Entra anche l’Atalanta? Nel 2020 c’è un anche un’altra squadrache ha fatto un comunicato identico a quello della Juventus. Ci vogliamo prendere tempo adeguato per capire? Stiamo dibattendo di cose che meritano di essere studiate. Andiamo di fretta per capire la responsabilità della Juventus o ci prendiamo tempo per accumulare, capire e valutare? Io penso sia la seconda. Ho l’impressione che si stia creando il sentimento popolare per andare a decidere velocemente e sanzionare”