Nazionale, Tavecchio: “Balotelli non è in nazionale per lo sponsor”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 23:14
Tavecchio (Getty Images)
Tavecchio (Getty Images)

Roma – Lunga intervista rilasciata dal presidente della federcalcio al Processo del Lunedì programma di RaiSport. Tavecchio esordisce subito con l’affermare che la convocazione di Balotelli non è stata considerata in base allo sponsor: “Conte dice che lo deve testare ed io ne prendo atto. Sponsor? Non si può pensare ad una influenza dello sport. E’ stata una operazione complicata, ma alla luce del sole per avere Conte”.

IL FUTURO DELLA NAZIONALE E I NUOVI TALENTI

Mancano i talenti in Italia. “La penso diversamente, abbiamo un serbatoio di 700mila dilettanti, ma anche una squadra di serie D non sfigura contro una professionistica. Il problema è lo scouting non impostato, con i centri federali dovremo regolare l’afflusso dei migliori giocatori dei campionati minori per dare un riferimento ai club. Io parlo degli Under 18, non dei 500mila over 18″. Sull’incontro col Coni: “Abbiamo aperto scenari insoliti per il calcio italiano. Potremmo prendere le riserve nel lungo e non nel breve, succede in tutto il mondo. Le obbligazioni che assumono gli imprenditori non sono a vista, abbiamo ipotesi di introiti nell’arco del mio mandato che possiamo monetizzare ma dovremo capire le garanzie. C’è bisogno di un sostegno giuridico per questo scenario. Già esistono fondi da introitare nei prossimi anni”. Il provvedimento più difficile da realizzare? “In questo momento la maggioranza non ha i due terzi del consiglio federale e se non troviamo un accordo sarà difficile fare alcune riforme di cui si parla”.

 

LA FRASE INFELICE E LA NUOVA TECNOLOGIA

Si torna sulla frase infelice sui giocatori extracomunitari: “Un’ora dopo feci una dichiarazione conciliativa. Sono stato ricevuto da Blatter sotto la bandiera dell’Italia e dell’Europa, mi diede una medaglia d’oro ma poi c’è sovrapposizione di potere. Ho tre figli africani in adozione ed ho costruito due ospedali ed una cooperativa di pomodoro…”. Sull’utilizzo della tecnologia: “Io non ho mai detto che voglio la moviola in campo, ma l’utilizzo della tecnologia per il gol non gol, il dentro-fuori in area. La moviola è un altro discorso e la discrezionalità dell’arbitro non può essere alienata. Blatter mi disse di mandargli una lettera, gliel’ho mandata e l’ha sottoposta all’international board”. Il rapporto con Lotito: “Vorrei chiarire che è uno dei dirigenti più preparati d’Italia. E’ esuberante, ma a differenza di chi chiacchiera ha risolto i problemi della Lazio che non è impegnata con le banche, per qualità-prezzo è l’ideale con 90mln di fatturato finisce tra le prime cinque mentre altre che fatturano 250 sono dietro”

 

Davide Ritacco – calciomercatoweb.it