Mani nei capelli/ Il peggio del calcio fra svarioni, papere e s-viste

ULTIMO AGGIORNAMENTO 21:44
Milito (Getty Images)

L’articolo di questa settimana non poteva cominciare con una menzione al merito al balordo colpo di petto di Milito davanti alla porta spalancata contro l’Atalanta : sarebbe bastato mettere la testa, un capello, un quarto d’orecchio per segnare, e invece l’argentino ha  deciso di candidarsi al ruolo di primo calciatore futurista, mandando a quel paese la logica calcistica distruggendone la sintassi dalle fondamenta. Rasoio di Occam, questo sconosciuto…
Le mani nei capelli da un po’ di tempo a questa parte se le mettono soprattutto i tifosi interisti. L’amara sconfitta contro la Juventus, l’ennesima di questa brillante stagione, ha lanciato due messaggi importanti: i senatori sono fusi come una vecchia Cinquecento in autostrada (per punizione niente semolino a fine partita),  ma almeno i giovani sono scarsi.
Applausi a scena aperta per il guardalinee di Lecce-Novara, Rubino, che con la sua segnalazione errata fa annullare il più bel gol di sempre di Meggiorini, senza pensare che l’attaccante del Novara potrebbe non segnarne più uno così spettacolare (o non segnare più per ripicca). Diciamo basta ai feticisti della bandierina!