“Ho inseguito l’arbitro negli spogliatoi”: la clamorosa confessione da Champions

ULTIMO AGGIORNAMENTO 16:00

Spunta una clamorosa rivelazione che riguarda una sfida di Champions League, con tanto di reazione di uno dei protagonisti verso l’arbitro.

Molto spesso gli arbitri del campionato di Serie A italiana vengono discussi e criticati. Ogni domenica le moviole in ambito televisivo si soffermano a sottolineare errori, sviste, situazioni dubbie di natura arbitrale.

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L’episodio dell’inseguimento all’arbitro negli spogliatoi (Ansa) – Cmweb.it

Ma va detto che la situazione degli arbitri in Europa non è così differente, né più rosea. Basta guardare le competizioni Uefa per capire che l’errore arbitrale è sempre dietro l’angolo e, anzi, gli arbitri nostrani appaiono tra i migliori in tal senso. Lo conferma un retroscena piuttosto particolare, che riporta alla luce ed alla mente dei tifosi un arbitraggio a dir poco discutibile in Champions League. Vittima di quella direzione sciagurata fu la Fiorentina di Cesare Prandelli, esattamente nell’ormai lontana stagione 2009-2010.

A raccontare l’episodio è uno dei diretti interessati. Gianluca Comotto, ex difensore della Fiorentina, intervistato nello spazio televisivo Casa Viola. All’epoca dei fatti era un titolarissimo della difesa di Prandelli e visse da protagonista la sfida al Bayern Monaco negli ottavi di Champions.

Comotto e l’episodio in Bayern-Fiorentina: rabbia contro l’arbitro Ovrebo

Il 17 febbraio 2010, nello scontro diretto all’Allianz Arena, l’arbitro norvegese Ovrebo ne combinò di tutti i colori. Estrasse il cartellino rosso nei confronti del viola Massimo Gobbi in maniera francamente troppo severa, mentre perdonò il tedesco Miroslav Klose dopo una brutta entrata su Felipe evitandogli l’espulsione. Infine convalidò, con la responsabilità del guardalinee, un gol in fuorigioco dello stesso Klose all’89’ minuto, che regalò il 2-1 finale al Bayern.

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Comotto torna su quel famoso Bayern-Fiorentina (Ansa) – Cmweb.it

La rabbia dei viola fu giustamente enorme. Tanto che Comotto ebbe una reazione anche piuttosto smodata, come rivelato a 13 anni di distanza: “Ho ripensato spesso a quella serata, tanto che personalmente inseguii l’arbitro negli spogliatoi. Volevo fargli un saluto ‘speciale’, ma comunque non successe nulla. Fu una direzione vergognosa, non solo negli episodi, ma anche nella gestione, tutto studiato a tavolino”.

Una ferita ancora aperta per la Fiorentina, per i suoi tifosi e per coloro che hanno vissuto in prima persona quella notte. Infatti i viola nel match di ritorno vinsero 3-2 al Franchi e senza la sconfitta subita in extremis a Monaco (ed in modo irregolare) avrebbero passato il turno giungendo ai quarti di finale di Champions League. Il signor Tom Henning Ovrebo riconobbe successivamente gli errori di valutazione, sia sulla gestione dei cartellini che sul gol in fuorigioco convalidato a Klose. Tanto che l’arbitro norvegese decise di ritirarsi dai match internazionali solo pochi mesi dopo. Una magra consolazione per il popolo viola.