“Mi sento fregato”: da Calciopoli alla Juve, Moggi dice tutto

ULTIMO AGGIORNAMENTO 19:16

Luciano Moggi esce allo scoperto ai microfoni di Calciomercato.it su Tv Play su Calciopoli, la Juventus e non solo: “Mi sento fregato”

Il momento che sta vivendo la Juventus per molti ricorda quanto vissuto dai bianconeri nel 2006, con le dovute proporzioni. Protagonista di quanto successe 16 anni fa fu Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus intervenuto nei giorni scorsi anche all’assemblea dei soci bianconeri.

Luciano Moggi ©LaPresse

In diretta ai microfoni di Calciomercato.it in onda sul canale Twitch di Tv Play, Moggi ha parlato del capitolo Calciopoli affermando: “Penso che ci siamo sicuramente difesi male. Venne accettata la penalizzazione e la Serie B, ma la sentenza di quel processo raccontò di un campionato regolare senza partite falsate”. Poi continua: “Non credo che ci siano accanimenti. Come dice Petrucci “Chi vince troppo non fa l’interesse del proprio sport”. La Juve vinceva sempre, forse per questo è nata Calciopoli. Mi sento Fregato”.

Moggi a Tv Play: “Nella chiavetta ci sono le intercettazioni di Calciopoli”

Sull’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus, Luciano Moggi dice la sua affermando. “La Juve fa notizia, è il capro espiatorio. Non conosco le carte e non esprimo giudici, se hanno riaperto il caso vuol dire che si sono elementi probanti”.

Luciano Moggi ©LaPresse

Inevitabile un passaggio sulla chiavetta usb regalata ad Andrea Agnelli: “Al suo interno ci sono tutte le intercettazioni di Calciopoli. La viva voce dei protagonisti, così da stabilire chi sono i veri colpevoli. La gente è libera di decidere tra virgolette chi ha fatto e chi non ha fatto”. Infine sulla Nazionale italiana: “I nostri giocatori diedero un grande contributo al Mondiale del 2006. Solo nella finale di Berlino c’erano 9 giocatori della Juventus in campo, 5 italiani e 4 francesi. Sarà un caso ma da quando è sparita la Juve la Nazionale ha fatto fatica e non si è qualificata per due Mondiali”.