Juventus-Napoli, Gattuso: “Loro non in crisi, non dobbiamo cascarci”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 19:48

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza il giorni prima della partita con la Juventus

Arrivano le parole dell’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso in conferenza stampa. La sua squadra domani sfiderà la Juventus nella Supercoppa italiana, il primo trofeo della stagione in Italia. Di seguito, le sue dichiarazioni: “Pirlo è stato molto importante per la mia carriera, l’ho aiutato anch’io. Spero di dargli un rammarico, che vinca il migliore. Resterà comunque un grande amico. Vietato pensare che la Juventus sia in crisi, è una partita trappola. I numeri dicono che non ne sbagliano mai due di fila. Io non ci casco e spero neanche i miei calciatori“.

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Juventus-Napoli, Gattuso: "ASL, noi in buona fede"
Gattuso (@Getty Images)

Juventus-Napoli, la conferenza di Gattuso

La conferenza di Gattuso è poi continuata. Un focus sulle condizioni di Petagna e Mertens: “Petagna ha fatto ciò che doveva in allenamento, valuteremo meglio le sue condizioni domani. Mertens prende antidolorifici, non è al 100% ma se serve ci darà una mano. La Juve non deve sentire l’odore del sangue, hanno mentalità. Dovremo dare il 200% per vincere“. L’allenatore del Napoli ha poi parlato dell’ultima finale e non solo: “Rinvio? De Laurentiis ha chiarito con Lega Serie A e Juventus, non devo aggiungere altro. Sono passati sei mesi dall’ultima finale, questa sarà diversa. In caso di vittoria può darti una botta d’adrenalina, ma in caso di sconfitta bisognerà ripartire subito. Giochiamo ogni tre giorni, questo è un altro sport. A tutte le squadre europee manca qualcosa“.

Juventus-Napoli, Gattuso: "ASL, noi in buona fede"
Gattuso (@Getty Images)

Chiusura di Gattuso su Valeri e l’ASL: “Sconfitta a tavolino? Non bisogna parlare con questi toni, è una partita già sentita dalle tifoserie. In quel momento noi eravamo in buona fede e siamo stati bloccati dall’ASL. Valeri è un ottimo arbitro, come i suoi assistenti. C’era anche alla finale di Doha, c’è rispetto ed esperienza. La gara si prepara da sé, bisogna lasciare i ragazzi tranquilli e lavorare tecnicamente. Con la Juventus, gli stimoli vengono da soli“.