FURIA Mancio, è RIVOLUZIONE: epurati e acquisti di LUSSO

ULTIMO AGGIORNAMENTO 15:35
Inter Mancini
Inter Mancini

TOP 11 INTER 2015/2016 / MILANO – I risultati negativi e la minaccia/resa di Mancini dopo le deludenti prestazioni nelle ultime settimane, impone all’Inter di valutare attentamente il futuro per rivoluzione la squadra ad immagine e somiglianza del tecnico. Mancini ha evidenziato l’importanza di cambiare quasi totalmente la rosa con giocatori di qualità che consentano di raggiungere obiettivi importanti in Italia e in Europa. A gennaio sono arrivati Santon, Podolski, Brozovic e Shaqiri, giocatori voluti fortemente da Mancini che hanno portato entusiasmo (almeno inizialmente) ed esperienza. Proprio da questi giocatori il tecnico vuole costruire l’Inter del futuro che Calciomercatoweb.it vuole illustrarvi in questo articolo, specificando come e perché abbiamo inserito nomi di un certo livello.

Due cessioni eccellenti senza Champions: Kovacic ed Handanovic ai saluti

La società è stata chiara: senza Champions almeno un big partirà. La qualificazione alla prestigiosa manifestazione porta introiti molto importanti, ma il fair play finanziario incombe e l’Inter deve inventarsi qualcosa per far quadrare il bilancio e permettere ad Ausilio di compiere un mercato con i botti. Le cessioni di Handanovic e Kovacic, i due indiziati principali all’addio, potrebbero portare ben 60 milioni di euro, distribuiti in 20 per lo sloveno e circa 40 per il trequartista, punzecchiato da Mancini negli ultimi giorni e possibile partente se arriverà la classica offerta irrinunciabile. A questi, vanno a sommarsi i ricavi delle innumerevoli operazioni in uscita che la società è pronta a compiere: andranno via per fine contratto Jonathan e Campagnaro, mentre 10 milioni sono già arrivati dalle cessioni di Duncan e Bonazzoli dalla Sampdoria. Altri liquidi potrebbero arrivare da molti riscatti ancora in sospeso: 11 mln dalla cessione di Alvarez al Sunderland se il club inglese si salverà, 8 dal Sassuolo per Taider, circa 3 milioni dal Chievo per Schelotto, altri 3 dal Bologna per Mbaye e altri 3 dall’Estudiantes per Pereira (per un totale di 9 milioni). Inoltre, c’è da considerare il probabilissimo addio di Vidic che potrebbe chiedere la cessione o addirittura rescindere: in questo caso, l’Inter risparmierebbe 6 milioni di euro dal suo ingaggio, un risparmio notevole che non graverebbe più sul bilancio. Con Kuzmanovic, D’Ambrosio, Obi, Hernanes e Juan Jesus in uscita (l’Inter complessivamente potrebbe ottenere un ricavo di circa 30 milioni) oltre a Nagatomo (anche lui in uscita, per un’offerta da 8 milioni l’Inter non direbbe di no), l’Inter si ritroverebbe con un tesoretto da circa 145 milioni di euro da investire sul mercato.

Riscatto Shaqiri e 11 colpacci: parte la rivoluzione Manciniana

Shaqiri sarà tutto dall’Inter da luglio, quando verranno versati i 15 milioni pattuiti al momento del suo arrivo a Milano con il Bayern Monaco. Non sarà il solo top player per l’Inter che verrà: Thohir è pronto a fare carte false per acquistare 10 giocatori, tutti richiestissimi dal ‘Mancio’: si tratta di Yaya Touré, Micah Richards, (pupillo dell’allenatore di Jesi, ora in prestito alla Fiorentina ma in scadenza a giugno) Reina, Maggio (a costo zero), Heurtaux, Darmian, Allan, Toulalan (a costo zero), Milner (a costo zero), Pedro e Ayew (a costo zero), giocatori che, tra parametri zero e non, potrebbero rientrare nel tesoretto stanziato da Thohir per il mercato. Il problema principale riguarda l’ingaggio di alcuni big, tra cui Tourè: l’ivoriano è pronto a dire si all’Inter sino al 2019 a 5 milioni di euro a stagione più bonus, ossia la metà di quanto percepisce ora al City. Lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto anche con Pedro e Ayew, rispettivamente in scadenza nel 2016 e nel 2015 e pronti a dire si ai nerazzurri per un’offerta importante. Inoltre, non dimentichiamo il recente acquisto di Murillo dal Granada per 7,5 milioni, un investimento per il futuro messo a segno già a gennaio.

Stefano Migheli – www.calciomercatoweb.it