Top e Flop/ La redazione di CmWeb dà i voti al campionato

ULTIMO AGGIORNAMENTO 16:19
Festa scudetto (Getty Images)

TOP E FLOP REDAZIONE CMWEB/ ROMA – La stagione 2010/2011 ha chiuso i battenti ieri sera, emettendo anche l’ultimo verdetto: Udinese in Champions League Lazio Roma in Europa League. Un campionato che ha riservato molte sorprese e anche clamorose delusioni, come Juventus, giallorossi e Sampdoria. La redazione di Calciomercatoweb.it ha dato i suoi voti, persona per persona, alle venti squadre del massimo campionato. Leggi e commenta le opinioni di tutti noi.

DAVIDE DELLA BELLA

BARI 4
BOLOGNA 5 (7 e 3)
BRESCIA 4.5
CATANIA 7
CAGLIARI 5 (7 e 3)
CESENA 7.5
CHIEVO 7
FIORENTINA 5.5
GENOA 5.5
INTER 7
JUVENTUS 4
LAZIO 7.5
LECCE 7.5
MILAN 9
NAPOLI 8
PALERMO 6
PARMA 6.5
ROMA 5
SAMDPORIA 3
UDINESE 9

CLAUDIO GALUPPI

BARI 5: Gli infortuni non hanno aiutato, ma la società avrebbe potuto fare qualcosa di più in fase di mercato. Le prospettive per risalire subito sono comunque incoraggianti.

BOLOGNA 6,5: E’ la media tra il 9 della prima parte di stagione ed il 4 degli ultimi due mesi nei quali i felsinei hanno conquistato due punti in otto giornate. Malesani ha saputo lavorare in una situazione di incertezza societaria tirando fuori il meglio dai suoi.

BRESCIA 5: Buon inizio di campionato, poi il calo col tempo. Errato forse delegittimare Iachini con il momentaneo esonero.

CAGLIARI 6,5: Ennesima buona stagione per i sardi che riescono a salvarsi tranquillamente nonostante la cessione di Matri. Donadoni è una buona base per il futuro.

CATANIA 7: Uno dei pochi casi di questa stagione dove il cambio di allenatore ha dato l’effetto sperato. Simeone porta gli etnei ad una salvezza tranquilla.

CESENA 6,5: In pochi credevano alla salvezza dei romagnoli, che hanno trovato in Parolo e Jimenez due giocatori straordinari ed in Ficcadenti il tecnico ideale.

CHIEVO 7: Ormai la società clivense non fa più notizia. Salvezza centrata in anticipo e tecnico Pioli in orbita Roma per la prossima stagione.

FIORENTINA 6: Mihajlovic paga l’eccessivo numero di infortuni dei suoi e riesce a dare una sua inpronta solo nel finale di stagione.

GENOA 6: Ad inizio stagione ci si aspettava sicuramente di più dal ‘Grifone’. Ballardini riesce a fare comunque un buon lavoro vincendo entrambi i derby.

INTER 7: Nonostante i problemi legati a Benitez e l’arrivo di Leonardo a gennaio, dopo cinque titoli, i nerazzurri riescono a conquistare la seconda piazza, mettendo pressione al Milan fino al derby di ritorno.

JUVENTUS 4: Dopo l’anno in Serie B, forse la peggior stagione della Juventus degli ultimi 20 anni. I bianconeri non centrano l’Europa. Le responsabilità maggiori ricadono sulla società.

LAZIO 7: Dopo aver rischiato la retrocessione lo scorso anno, i biancocelesti arrivano a pari punti con l’Udinese a quarto posto, ma vengono penalizzati dalla differenza reti. Pagato il calo di concentrazione nel finale.

LECCE 6,5: Insieme al Cesena sembrava una vittima sacrificale di questo campionato, ma De Canio è riuscito a salvare la squadra con il suo meticoloso lavoro.

MILAN 8: I rossoneri tornano a vincere lo scudetto dopo 7 anni. Campionato quasi mai in discussione, eccezion fatta per la gara del derby di ritorno. Società, allenatore e squadra hanno composto un trio perfetto.

NAPOLI 7,5: Gli azzurri tornano a qualificarsi per la Champions dopo 21 anni, sognando anche lo scudetto fino a un mese dal termine del campionato. Mazzarri ha tirato fuori il 200% dai suoi con un Cavani straordinario.

PALERMO 6,5: Se Rossi fosse rimasto sulla panchina senza interruzioni forse i rosanero sarebbero potuti finire qualche posizione in avanti, ma l’Europa è conquistata con la finale di Coppa Italia che può dare una grande gioia ai siciliani.

PARMA 6,5: L’organico di questa stagione poteva lasciar sperare a qualcosa di più rispetto la salvezza. Da quando è arrivato Colomba i ducali hanno cambiato marcia tenendo un ritmo Champions.

ROMA 5: I continui problemi di spogliatoio, l’incertezza societaria ed il cambio d’allenatore non hanno aiutato in una stagione deludente per i giallorossi fuori dalla Champions.

SAMPDORIA 3: La peggiore del campionato. La società da gennaio in poi sbaglia tutto quello che può. A 26 punti al girone d’andata vende Pazzini, Cassano e Marilungo rimpiazzandoli con Maccarone, Biabiany e Macheda. Garrone completa l’opera chiamando Cavasin che fa peggio del suo predecessore e per i blucerchiati è Serie B.

UDINESE 8: Dopo le prime cinque giornate di campionato i bianconeri avevano solo un punto. Chiudono quarti con una fantastica qualificazione alla Champions mettendo in mostra i soliti gioielli scovati dallo staff di Pozzo in giro per il mondo.

LUCIANO LUCA GRASSI
Milan 10

Dopo molti anni passati a spolverare la bacheca stracolma di trofei passati, la dirigenza del Milan ha deciso che fosse arrivata l’ora di comprare Ibrahimovic. Scudetto strappato all’Inter e primo posto mai insidiato seriamente, è abbastanza?

Inter 6
Il triplette dell’anno scorso aveva reso il compito di Benitez molto arduo, bissare i fasti della stagione 2009/2010, lo spagnolo prima, Leonardo poi, hanno sì vinto il Mondiale per Club e raggiunto la finale di Coppa Italia, ma non sono riusciti a difendere lo status di “Invencible Armada” in Italia ed all’estero: il 3-0 subito nel Derby e il 5-1 contro lo Schalke a San Siro rimarranno per molto nella memoria dei nerazzurri, la sufficienza è stiracchiata per il secondo posto e i trofei comunque conquistati.

Napoli 9
La prima delle 3 sorprese di questa stagione sono gli azzurri di Mazzarri, allenatore capace di trasformare Cavani in un bomber di prima categoria, e gli 11 in campo degli instancabili automi. Il terzo posto è più che meritato e con qualche innesto ben ponderato l’anno prossimo si potrà davvero sognare in grande.

Udinese 10
Senza gli investimenti delle grandi, ma con l’occhio degli osservatori friulani, l’Udinese è riuscita nuovamente a centrare la Champions League, strappandola alla Lazio al fotofinish nel match spareggio al ‘Friuli’. Se si aggiunge a tutto ciò il gioco spumeggiante e le aspettative ben più umili ad inizio stagione, si capisce in maniera molto semplice il perché del 10 tondo.

Lazio 8
Alzi la mano chi avrebbe pensato ad Agosto ad una Lazio vicina alla vetta per tutto il campionato e fuori dalla Champions ad una manciata di partite dal termine. Non vedo nessuno…ecco perché la compagine di Edy Reja merita un 8 sonante, che sarebbe potuto diventare qualcosa di più se Lotito avesse ascoltato la necessità del suo mister id avere una punta di peso a gennaio, che avrebbe potuto consentire agli ‘Aquilotti’ di ambire ad altri traguardi.

Roma 5
Tanti anni ad un soffio dallo scudetto, finalmente acquistata la prima punta di peso cercata dagli allenatori dai tempi di Batistuta ed un misero sesto posto strappato con certezza solo all’ultima giornata… troppo poco per una squadra come la Roma, che sarà chiamata l’anno prossimo a tornare nelle posizioni che merita, grazie ad una nuova presidenza che potrà far fare il cambio generazionale ai giocatori non più volenterosi come un tempo di lottare fino al 90′.

Juventus 4
Acquistare 2 rose spendendo milioni di euro, impegnarsi a spenderne altrettanti nella prossima campagna acquisti per riscattare i vari Quagliarella e Matri e non arrivare nemmeno in Europa è l’incubo più brutto che un tifoso, specie di una squadra un tempo fra le più forti al mondo, possa fare. Quest’anno è stata la dura realtà.

Palermo 6,5
Dopo la Champions accarezzata la scorsa stagione ci si aspettava qualcosa in più dal Palermo. La squadra di Zamparini è stata la vera Wild Card del torneo, capace di grandi prestazioni seguite da incredibili debacle. Se i rossonero avessero trovato più continuità ora staremmo parlando di ben altri risultati conseguiti, ma l’ottavo posto merita comunque qualcosa più della sufficienza.

Fiorentina 6
L’infortunio grave occorso a Jovetic questa estate avrebbe potuto far intuire la tribolatezza dell’anno a venire. Nelle scorse 38 giornate la Fiorentina è stata vessata dagli infortuni e dalle stupidaggini di Mutu, per questo più di quanto fatto sarebbe stato difficile ottenere. SEI.

Genoa 5,5
Nessuno si aspettava un Genoa da scudetto, ma dopo la campagna acquisti di Preziosi della scorsa estate e dopo l’altrettanto sontuosa finestra invernale, almeno un posticino in Europa League sarebbe stato auspicabile. Sono molte le cose da rivedere in Liguria prima di Settembre, con un po’ di senno si può fare meglio.

Chievo 7
Fra le squadre che dovevano salvarsi, il Chievo è stata certamente la più brillante. Gli uomini di Pioli non hanno mai rischiato nulla in questa stagione e ormai la squadra di Campedelli può considerarsi una vera abituee della SerieA.

Parma 6
Il Parma giocherà anche la prossima stagione nella massima serie, e questo significa sufficienza, ma la squadra di Ghirardi ha sofferto sin troppo fino all’arrivo di Colomba e visti tutti gli acquisti fatti nelle campagne acquisti sarebbe stato lecito essere già salvi a Marzo.

Catania 7
Diego Pablo Simeone, al primo anno da allenatore in Italia, ha centrato subito un record: il Catania non aveva mai fatto 46 punti in una stagione. La squadra più argentina della serie A potrebbe non entusiasmare per il gioco espresso, ma la tigna degli 11 del ‘Massimino’ ha spaventato, a tratti, anche le grandi.

Cagliari 6,5
Trovarsi da un giorno all’altro senza il proprio giocatore più importante, Matri, potrebbe distruggere qualunque squadra (basta guardare la Sampdoria) ma il Cagliari, seppur col freno un po’ tirato, ha proseguito con il suo campionato, salvandosi nuovamente.

Cesena 6,5
Quando torni in A dopo 20 anni, e pur senza nemmeno un giocatore andato in doppia cifra in attacco riesci a rimanervi, i tifosi non possono che essere felici.

Bologna 6
Il Bologna quest’anno ha compiuto un vero e proprio miracolo: nonostante i disastri societari, i problemi economici importanti e i punti di penalizzazione i 40 punti sono arrivati in netto anticipo rispetto alle avversarie e per questo i felsinei meriterebbero un 10. Se però arrivati a tanto, si tira il freno a mano e ci si siede sugli allori per 2 mesi ecco che in pagella dovresti ritrovarti un 4 sonante. Il voto finale è la media dei due espressi in questo commento.

Lecce 6
Qualunque squadra appena tornata dalla B che si riesca a salvare merita la sufficienza, il Lecce in generale non ha entusiasmato ma ha comunque fatto il suo.

Sampdoria 2
Quando inizi la stagione con i preliminari di Champions League e finisci con la certezza matematica della retrocessione con 2 giornate d’anticipo si vede che qualcosa è andato veramente storto. I giocatori, a mio modo di vedere, sono sempre i primi protagonisti delle prestazioni di una squadra, ma quando il tuo presidente a gennaio decide di vendere Cassano e Pazzini, per rimpiazzarli con Maccarone, Biabiany e l’impalpabile Macheda, è lui a doversi assumere tutte le responsabilità dello scempio venutosi a creare.

Brescia 5
Quando vinci solo 7 partite in una stagione, è giusto retrocedere, ma se concedi solo un punto alla Roma e 2 all’Inter, vuol dire che con un po’ di impegno in più si poteva fare qualcosina in più per rimanere nella massima serie

Bari 6
Sembra strano vedere la sufficienza affiancata al fanalino di coda del campionato, ma se si pensa agli infortuni subiti dalla rosa biancorossa e alla voglia e grinta messa in campo fino a questo pomeriggio, non si può fare altro che sperare che i ‘Galletti’ tornino in Serie A al più presto, magari trascinati dai gol del baby Grandolfo.

SIMONE IPPRIO
Bari 5: stagione molto sfortunata, condizionata soprattutto dagli infortuni più che da gravi incompetenze tecniche
Bologna 6: Il merito va quasi tutto attribuito a Malesani che è stato capace di salvare il Bologna già a marzo con prestazioni eccellenti nonostante la grave situazione societaria.
Brescia 4.5: Tra le piccole forse aveva l’organico con giocatori più importanti come Diamanti, Zebina, Caracciolo, Eder , Zanetti. Ma le rondinelle pagano la scarsa organizzazione societaria e un mercato di gennaio disastroso.
Cagliari 6.5: Ormai non è più una sorpresa. campionato sopra le aspettative come sempre, il merito è di Donadoni capace a sopperire alla mancanza di Matri, scippato dalla Juve
Catania 6: Campionato di alti e bassi, ma Simeone e il suo staff hanno il merito di aver mandato in forma la squadra nel momento chiave della stagione, ossia negli ultimi mesi.
Cesena 6: Campagna acquisti azzeccata e giocatori importanti messi in vetrina  come Parolo. Stagione oltre le aspettative per una squadra, che tra le più piccole, rischiava seriamente di tornare in cadetteria subito.
Chievo 6.5: Non ci sono più parole per descrivere le stagioni della cenerentola della Serie A. Ogni anno è una sorpresa positiva, il merito è tutto della società che da anni azzecca scommesse e giocatori importanti.
Fiorentina 5.5: Così e così per una squadra che può vantare una rosa da Europa League. Mihajlovic paga le scarse prestazioni della prima parte di campionato
Genoa 6: all’inizio della stagione e vista la campagna acquisti, tutti sostenevao che il Genoa era almeno da Europa League, ma qualcosa non ha funzionato e Preziosi forse ha cambiato troppi giocatori in una sola stagione.
Juventus 5: Altra stagione fallimentare. Del Neri cacciato dalla dirigenza, ma è possibile che la dirigenza non abbia ancora capito che la colpa di queste debacle è una rosa non all’altezza?
Inter 6.5: Media tra il 4 dell’andata e 8 del ritorno. I problemi e le soluzioni sono noti a tutti
Lazio 7: Stagione oltre la media, peccato per la debacle finale che è costata la Champions
Lecce 6.5: Vedi Cesena
Milan 8.5: Campagna acquisti reale e il Milan torna a vincere. Scelta di Allegri azzeccata che ha saputo cambiare modulo e fare scelte importanti all’interno della squadra
Napoli 8: Forse la più grande sopresa del campionato.
Palermo 6: Per la rosa che ha forse avrebbe meritato qualcosa di più, ma la difesa è stata un colabrodo
Parma 6: Ghirardi deve stendere un tappeto rosso per Colomba.
Roma 5: Ha un rosa da Champions. Troppi black-out questa stagione e non si è ancora capito il perchè.
Sampdoria 4: Le scelte di Garrone sono state letteralmetne disastrose. Vendere Cassano e Pazzini è stato un suicidio, poi completato con l’esonero dell’ottimo Di Carlo e l’acquisto del mediocre Cavasin che ha completato il dramma
Udinese 7.5: Guidolin ha creato una macchina da guerra. Peccato per l’inizio di campinato disastroso altrimento avremmo potuto vedere i bianconeri in zona scudetto.

STEFANO MIGHELI
Milan 9

Giusto riconoscimento per i Campioni d’Italia, padroni del campionato dalla prima all’ultima giornata. Allegri spera di aver iniziato un ciclo, ora serve più qualità per puntare alla Champions.
Inter 8
Onestamente non si poteva chiedere di più ad una squadra che per tutta la stagione ha subito infortuni, ha avuto gli uomini chiave scarichi tranne il solo Eto’o a causa del Mondiale e ha dovuto fare i conti con la fatica di giocare ogni tre giorni per tantissimi mesi; il palmares di quest’anno vanta, in ogni caso, Supercoppa Italia e Mondiale per Club. Se dovesse vincere anche la Coppa Italia si tratterebbe, comunque, di un triplete anche quest’anno.
Napoli 8
I partenopei sono stati una delle grandi sorprese del campionato. Grandi meriti a Mazzarri che ha saputo plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, ma soprattutto è riuscito a riportarla in Champions dopo vent’anni. Chapeau.
Udinese 8
Che dire, questa squadra ha espresso il calcio più bello d’Italia e ha saputo regalare delle autentiche perle per tutta la stagione. Sanchez e Di Natale mostruosi, hanno dimostrato che al calcio si gioca con i piedi e non con il fisico. Da far vedere e rivedere alle scuole calcio. Udinese prima università del calcio in Italia.
Lazio 8
Voto 8 alla Lazio che grazie a Reja ha saputo ripetere l’exploit di qualche stagione fa. Sfortunata nel finale poiché non è riuscita a centrare l’obiettivo Champions, ha disputato comunque una grande stagione, trovando in Hernanes un punto di riferimento importante che ha permesso alla Lazio di compiere quel salto di qualità per arrivare in Europa.
Roma 6
Stagione negativa per la Roma che doveva e poteva lottare sino alla fine per vincere il campionato. I problemi accusati durante la stagione e l’allontanamento di Ranieri hanno portato a delle conseguenze irrimediabili per puntare al titolo, salvando la stagione con un piazzamento in Europa League che, onestamente, sta stretto a questa Roma. Con l’avvento degli americani, i tifosi sperano di invertire il trend negativo di questi ultimi anni.
Juventus 5
Stagione fallimentare per i bianconeri che falliscono anche quest’anno la rifondazione; Del Neri non ha saputo dare la mentalità vincente alla squadra ma soprattutto non è riuscito a centrare un posto in Europa. Trattasi di un totale fallimento per una società come la Juventus. Si ripartirà da Conte, sperando in una prossima stagione decisamente migliore rispetto alle ultime annate deludenti.
Palermo 6
Solo sufficiente la stagione del Palermo, con molti alti ma anche molti bassi, nonostante il raggiungimento della finale di Coppa Italia e un gioco spumeggiante per buona parte della stagione. La sconfitta pesantissima per 7-0 contro l’Udinese, la destabilizzazione dell’ambiente da parte di Zamparini insieme all’allontanamento di Rossi, hanno fatto si che il Palermo si sia perso sul più bello, allontanandosi da un sogno che poteva regalare un’altra Europa.
Fiorentina 5
Stagione piuttosto altalenante per i viola che dovevano dare sicuramente di più con il potenziale a disposizione: Mihajlovic ha pagato gli infortuni degli uomini chiave, arrangiandosi con gli uomini a disposizione e trovando la quadratura del cerchio solo nella seconda parte della stagione. Il prossimo anno sarà decisivo per capire le reali ambizioni della società e dell’allenatore.
Genoa 5
Altra delusione di questo campionato, Preziosi non è riuscito a dare un seguito alla stagione strepitosa dell’anno scorso, allontanando Gasperini e affidando la squadra a Ballardini, con risultati non eccelsi che hanno portato la piazza a contestare l’operato del presidente. Si attende una rifondazione ma soprattutto una squadra ben definita, visto che il Genoa ha cambiato parecchi giocatori negli ultimi due anni non riuscendo mai a trovare una vera identità di squadra.
Catania 6,5
Gli etnei o seconda Seleccion (a causa di tantissimi argentini presenti in rosa, compreso l’allenatore) sono riusciti a salvarsi dopo un inizio di stagione difficile grazie a Simeone, ex Inter e Lazio, artefice di questa bella salvezza. Ora i siciliani sperano nel salto di qualità per la prossima stagione, con l’obiettivo dichiarato di puntare all’Europa League.
Parma 5,5
Parma insufficiente in questa stagione a causa del potenziale della rosa inespresso, sicuramente all’altezza per puntare all’Europa ma invischiata in una lotta per non retrocedere che poteva costare parecchio al progetto di Ghirardi; Colomba ha saputo ridare entusiasmo ma soprattutto ha dato cattiveria a questa squadra, che è riuscita a battere squadre come Inter, Udinese e Juventus salvandosi in maniera tranquilla e impeccabile.
Chievo 7
Promosso a pieni voti il Chievo di Pioli, un allenatore che ha saputo rifarsi dopo l’infelice esperienza di Parma. La squadra veronese ha saputo garantirsi ancora una volta la Serie A, dimostrando di saperci fare ingaggiando giocatori come Constant, proveniente dalla Serie B francese. Verona è la dimostrazione che dove non ci sono i soldi ci sono le idee, sicuramente un’ottima alternativa per chi, come loro, puntano alla crescita dei giovani e alla scoperta dei talenti.
Cagliari 6
Il solito Cagliari di fine stagione compromette ciò che di buono si è svolto durante l’arco della stagione. Donandoni ha dimostrato di saper lavorare con un gruppo collaudato e plasmato da Allegri, trovandolo quindi organizzato con giocatori ormai pronti per puntare al salto di qualità. La sua riconferma non dovrebbe essere messa in discussione, ciò che invece sembra inevitabile e l’ira di Cellino, pronto a rivoluzionare la squadra per non ripetere certe scene di fine stagione.
Cesena 6,5
Alla lunga il presidente Campedelli ha avuto ragione: non esonerando Ficcadenti ha permesso al suo Cesena di rimanere in Serie A anche l’anno prossimo, nonostante le polemiche e i fattacci provocati da alcuni pseudo-tifosi. Il giovane e ambizioso presidente, in ogni caso, opterà al cambio di guardia con un allenatore pronto a dare un seguito alla realtà romagnola: si attende di conoscere il nome ma sicuramente sarà uno in grado di migliorare ulteriormente la crescita della squadra.
Bologna 6
Nonostante i problemi societari, le incomprensioni con l’ambiente e il punto di penalizzazione, il Bologna di Malesani è riuscito a salvarsi in condizioni davvero deficitarie e nonostante tutto il tecnico ha rischiato l’esonero per aver gettato i remi in barca prima del dovuto. La nuova guida tecnica dovrà essere ancora scelta, così come si dovrà far chiarezza sulla proprietà, ancora in alto mare con i continui cambi al vertice.
Lecce 6,5
Stagione positiva per il Lecce De Canio, salvatosi con affanno ma con merito grazie alle capacità del tecnico, che ha saputo tenere testa alle mille difficoltà incontrate sia per il gruppo numeroso, sia per la situazione pericolante che si è trovata la squadra durante tutto il campionato. La piena sufficienza è il giusto riconoscimento a questa squadra che è stata una delle più brillanti per la lotta retrocessione.
Sampdoria 3
Il dramma sportivo che in questi giorni si sta vivendo a Genova è l’emblema di una stagione assolutamente negativa, fatta di polemiche e di risultati negativi che hanno incredibilmente spinto i blucerchiati in Serie B. Sebbene la squadra sia passata in nove mesi dalla Champions alla serie cadetta, rimane lo stupore e il dubbio di questo clamoroso scivolone, poiché la rosa va ben oltre le aspettative di una semplice salvezza. Auguri per una pronta risalita in A.
Brescia 3
Stesso discorso per la Sampdoria con l’attenuante della neopromossa: probabilmente il Brescia ha pagato dazio a causa dell’inesperienza di molti suoi giocatori, nonostante le qualità della squadra siano, almeno sulla carta, molto buone per una squadra che vuole salvarsi. Qualche decisione arbitrale e l’intermezzo Beretta hanno fatto si che Caracciolo e compagni siano ritornati nel purgatorio della B dopo un solo anno dalla promozione in A.
Bari 2
Il Bari spettacolo di un anno fa ha lasciato il posto ad una squadra completamente involuta, totalmente lontana da quella applaudita e apprezzata l’anno scorso. Al di là degli infortuni di uomini chiave come Barreto, non si capisce cosa possa essere successo ai galletti, destinati in ogni caso a rifondare il gruppo che andrà a giocare la Serie B. Logico aspettarsi la partenza dei big, che verranno rimpiazzati, probabilmente, dai giovani del vivaio, magari ripetendo l’exploit di Grandolfo, tripletta alla prima da titolare in Serie A.

IVANO STERI

Milan voto 9. Onore al merito. Allegri e la società hanno allestito con una squadra solida, concreta, con tre mediani a supporto di un attacco formidabile e una difesa registrata quasi alla perfezione. Resta da vedere come sarebbe andata se l’Inter non avesse buttato via mezza stagione. Negare però i meriti del Milan sarebbe scorretto. I migliori: Thiago Silva, Ibrahimovic (almeno per la prima parte della stagione), Seedorf (da gennaio in poi) e Abbiati.
Inter voto 7. La media (non aritmetica) fra il cinque del girone d’andata e l’otto del girone di ritorno. Ha pagato lo sforzo titanico della scorsa stagione, la forma così così di alcuni campioni (su tutti Milito) e l’immobilismo della società in estate, oltre all’equivoco Benitez. Con Leonardo tantissimi punti e record di vittorie casalinghe, ma anche amnesie che sono costate care, vedi derby e quarti. Buoni gli acquisti di gennaio, Pazzini e Nagatomo su tutti.
Napoli voto 8,5.
Un piccolo capolavoro firmato Mazzarri. Cavani, il matador, ha trascinato i partenopei a un terzo posto meraviglioso, con un gioco a tratti devastante. Si è perso un po’ nel finale di stagione, ma pretendere di più sarebbe stato ingeneroso. Alla fine della partita con l’Inter il San Paolo è esploso di gioia come non succedeva da vent’anni.


Udinese voto 9,5.
Prende mezzo voto in più del Milan perché un quarto posto a Udine equivale a due o tre scudetti a Milano. Grande merito va a una società capace di scovare talenti straordinari e a un allenatore che sembra un impiegato e in realtà è uno dei più seri e preparati in Italia. Sanchez e Di Natale, due giocatori venuti dritti dritti dalla Terra di Mezzo, hanno fatto impazzire tifosi e difensori avversari.


Lazio voto 8.
Un inizio scoppiettante, una parte centrale sonnolenta e un finale in crescendo: di più la Lazio di Edy Reja non poteva fare. E’ mancato un soffio per la Champions League, che avrebbe meritato, ma Lotito può ritenersi soddisfatto, soprattutto dopo lo scorso, pessimo campionato.

Roma voto 5,5.
La squadra che contese lo scudetto all’Inter fino all’ultimo è apparsa scialba, distratta, poco convinta di sé e ha buttato via una stagione che poteva dare ben altre soddisfazioni. Piccola attenuante il caos del passaggio di proprietà. Ranieri e Montella due buone guide, bruciate in un anno da mettere da parte al più presto. Il nuovo corso è già cominciato.
Juventus voto 4. Cominciata con propositi forse lontani dalla realtà (lo scudetto), la stagione della Juventus è finita nel peggiore dei modi: settimo posto e fuori dalle competizioni europee. I demeriti vanno cercati in una campagna acquisti condotta con piglio aggressivo ma qualitativamente mediocre, in un allenatore poco elastico e probabilmente non adatto alle grandi, in una squadra priva di cuore come l’uomo di latta del Mago di Oz. Del Piero, manco a dirlo, il migliore.
Palermo voto 6.
Con quella rosa poteva fare di più, ma i cambi di allenatori hanno probabilmente fatto perdere la bussola ai giocatori. Dopo il clamoroso 0-7 con l’Udinese, una lenta risalita culminata con la vittoria in casa contro il Milan. Delio Rossi? Un monumento vivente alla pazienza.


Fiorentina voto 5.
Stagione senza infamia e senza lode, costellata di assenze pesanti (Jovetic e Mutu, per motivi diversi), ma retta con mano ferma da Mihajlovic, che ha avuto il merito di non andare K.O. al primo round come sarebbe successo a molti. Da segnalare le buone prestazioni di Cerci.
Genoa voto 6. Se non fosse per la retrocessione della Sampdoria, i tifosi genoani avrebbero poco da esultare: la brillante campagna acquisti della scorsa estate faceva pensare a una stagione ben più ricca di soddisfazioni. Non essere approdati in Europa League resta un (piccolo) fallimento. C’è da dire che, per come si erano messe le cose, la salvezza ottenuta con diverse giornate d’anticipo può considerarsi una manna.

Chievo voto 7.
Sembra uno di quegli uomini che con la timidezza (finta o reale) riescono ad accalappiare le donne più sensibili al fascino discreto dei silenziosi. Ogni anno una campagna acquisti in sordina, ogni anno un allenatore-scommessa, ogni anno una bella salvezza. Capaci i giocatori, capace la società.

Parma voto 6.
Un’altra salvezza sudatissima, un altro campionato al di sotto delle aspettative. Ghirardi credeva di aver allestito una big band, si è ritrovato una banda di paese. Il tolkeniano Giovinco ha fatto abbondamente il suo, così come Colomba, arrivato al posto di Marino a salvare baracca e burattini.

Catania voto 7.
Il record dei punti in serie A vale un bel 7 per questa squadra quasi del tutto argentina che, seppur soffrendo, è riuscita a salvarsi con relativa tranquillità. Il merito va diviso fra i due allenatori che l’hanno guidata, il serafico (e capace) Giampaolo e il leone (e altrettanto capace) Simeone. Maxi Lopez non è riuscito a ripetere la stagione dell’anno scorso, ma ha dato comunque il suo contributo alla causa con 8 gol.

Cagliari voto 6,5.
Mezzo punto in meno perché, dopo aver raggiunto la salvezza con molto anticipo e con un buon- se non ottimo- gioco, ha tirato i remi in barca e si è stesa al sole di primavera. Donadoni è passato dall’essere Paperino (al Napoli) a Paperinik (in terra sarda). Menzione speciale per Nainggolan.

 


Cesena voto 6.
Certo, l’obiettivo stagionale è stato raggiunto, ma quanta fatica…La società è stata intelligente a non esonerare Ficcadenti nel momento più difficile. Tanti buoni talenti (su tutti Jimenez), poca sostanza. Parolo sarà protagonista del mercato estivo.

Bologna voto 7.
Nonostante i problemi societari e i punti di penalizzazione, Malesani è riuscito a condurre in porto una nave che rischiava seriamente di finire come il Titanic. Peccato che, una volta ottenuta la salvezza, i giocatori abbiano scambiato il campo di gioco per un’area pic-nic. L’Highlander Di Vaio una spanna sopra tutti, da tenere d’occhio Ramirez e Viviano.


Lecce voto 7.
Condannato dagli addetti ai lavori dopo la prima, devastante giornata a San Siro contro il Milan, i salentini hanno centrato la salvezza grazie alla tenacia e bravura del suo tecnico e a buoni talenti in campo (Ofere, Mesbah, Piatti). In pochi avrebbero scommesso sui giallorossi e quei pochi avrebbero fatto bene.

Sampdoria voto 3. Il voto va più alle scriteriate scelte della società che alla squadra. Una retrocessione inaspettata, un vero terremoto dopo il quarto posto dello scorso anno. Le cessioni di Cassano e Pazzini a gennaio un harakiri, l’esonero di Di Carlo inutile se non dannoso. Il migliore? Palombo che va a chiedere scusa ai tifosi dopo la sconfitta col Palermo, un momento toccante in una stagione da buttare nell’indifferenziato.

Brescia voto 4.
Iachini poi Beretta poi Iachini: ma se la squadra è quella che è, c’è poco da fare. Peccato, perché sulla carta aveva poco da invidiare alle concorrenti per la salvezza: Eder, Diamanti, Caracciolo…Alcune buone prestazioni, soprattutto contro le grandi, sono servite a poco.

Bari voto 4,5.
La sfortuna ha giocato un ruolo importante nella retrocessione del Bari, che solo l’anno scorso aveva sorpreso tutti col suo bel gioco. Infortuni a nastro, prestazioni insufficienti, giocatori non all’altezza di quelli persi durante il mercato estivo hanno fruttato una stagione da Cenerentola. Buoni i giovanissimi mostrati nel finale di campionato.