Roma/ Ranieri: “Mi sono sacrificato inutilmente”

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Ranieri (GettyImages)

RANIERI ROMA JUVENTUS/ Roma – Sul Corriere dello Sport Claudio Ranieri ha parlato apertamente, dopo 3 mesi, delle motivazioni che lo hanno portato ad abbandonare la Roma, e le sue parole sono colme di tristezza: “Ringrazierò sempre la famiglia Sensi per avermi dato la possibilità di sedere su quella panchina: ho accettato la Roma per amore e per amore l’ho lasciata sebbene con la banca avevo trovato l’accordo per i prossimi anni: un contratto che doveva solo essere ratificato dai nuovi proprietari. Ho deciso di lasciare dopo aver fatto tutto quello che potevo per aiutare la squadra, eppure anche a Catania si sono riviste le stesse problematiche… Mi è dispiaciuto ve amente tanto, perché se fossero andati in Champions League il mio sacrificio sarebbe servito a qualcosa. Io dopo gli 80 punti dello scorso campionato avevo dentro la rabbia di fare un punto in più, ma quando siamo ripartiti mi sono accorto che non era così per la squadra. Lo dissi ai giocatori, in diverse occasioni: se sono io il problema me ne vado. Mi hanno sempre detto di no”. L’allenatore di Testaccio ha poi aperto una parentesi sull’altra sua ex squadra, la Juventus: “Hanno speso tantissimo per costruire, ma ci vuole tempo. Negli anni precedenti era stata costruita una grandissima squadra, con quattordici super campioni, poi dopo la serie B sono rimasti solo Buffon e Del Piero. Le squadre le fanno i giocatori, ma prima le società: bisogna riaprire un ciclo e c’è bisogno di tempo, ci vuole la fortuna di trovare i giocatori giusti”.