Napoli, De Laurentiis su Cavani, scudetto ed Europa

ULTIMO AGGIORNAMENTO 12:50

CALCIOMERCATO NAPOLI DE LAURENTIIS TRA MERCATO LOTTA SCUDETTO ED EUROPA LEAGUE – Aurelio De Laurentiis dalle pagine de ‘La Gazzetta dello Sport’ cerca di scuotere il suo Napoli che domani sarà impegnato in Spagna, col Vilarreal, nei sedicesimi di Europa League, parla di mercato e del suo gioiello Cavani, di lotta scudetto e di fair play finanziario.

VILLARREAL-NAPOLI – “Ci sarà Lavezzi, abbiamo il vantaggio di non aver preso gol in casa. Mi piace l’idea di giocarci tutto lì, ma ai ragazzi dico: non fatevi fregare, gli spagnoli sono bravi, soprattutto sul fuorigioco. Ma bisogna vincere”. A ‘La Gazzetta dello Sport’ il presidente spiega la scalata europea: “Quattro anni fa non esistevamo nella classifica europea, tre anni fa eravamo trecentesimi, ora al 29esimo posto. Vuol dire che dal niente, abbiamo lavorato bene. Il prossimo passo è costruire un Napoli stile-Barcellona: vincere, ma anche divertendo. Altrimenti immagini che noia”.

CAVANI – “Dovesse arrivarle un’offerta pazzesca per Cavani? “Risponderei semplicemente grazie. Ed arrivederci”.

SQUALIFICA LAVEZZI – “Arrabbiato? No, perché ha sbagliato, anche se la squalifica è iniqua”.

SCUDETTO E FAIT PALY FINANZIARIO – Allegri considera il Napoli la vera rivale del Milan. “Mi auguro abbia ragione. Se io ci credo? A me interessa solo che il Napoli cresca, ma senza iniezioni o pillole. Una crescita interna ed intellettuale. Poi, tutto il resto che ben venga. Allegri si dimentica l’Inter, che a gennaio ha speso in modo disumano. C’è qualcosa che non mi torna. E che crea disagio. A che logica risponde un calcio che predica fair play finanziario e poi lo disattende così?”. Arrabbiato con Moratti? “No, ma dico che così Europa e Champions League non servono più, anche vincendole non si coprono i costi per essere competitivi. Il fair play, in questo modo, mortifica l’Europa. Con gli anni si perderà competitività rispetto ai nuovi continenti. Se mancano 6-7 miliardi di euro, allora andiamoli a cercare”. Come? “Siamo imprenditori, non possiamo essere gli impiegati del signor Platini. E allora lasciamo le coppe ai piccoli territori e creiamo una lega da 40 squadre, le 8 migliori dei 5 paesi top-europei (Spagna, Italia, Germania, Francia e Inghilterra, ndr). Tutto ciò creerebbe fatturabilità, i bilanci sarebbero a posto e gli stadi sarebbero finalmente nuovi”.

FONTE: Calciomercato.it