Inter-Roma / Esclusivo Ottavio Bianchi: “Allenatori a rischio? Sarebbe molto grave”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 12:06

INTER ROMA GASPERINI LUIS ENRIQUE OTTAVIO BIANCHI ESCLUSIVO / Milano – Una sfida delicatissima quella di domani sera a San Siro fra Inter e Roma, con i due allenatori chiamati subito a una gara, per motivi diversi, decisiva. Per fare il punto sul momento delle due squadre e sui due allenatori, calciomercatoweb.it ha contattato in esclusiva chi su quelle panchine ha vissuto due importanti esperienze, Ottavio Bianchi: “Credo che le due squadre arrivino all’appuntamento in condizioni simili – le prime parole di Bianchi – In difficoltà dal punto di vista dei risultati, ma sono due squadre che si sono profondamente rinnovate: la Roma addirittura è nuova anche dal punto di vista societario e bisogenrà valutarla nel tempo, mentre l’Inter ha avviato un nuovo progetto tecnico. Bisogna avere pazienza, anche se in Italia questa parola non va molto di moda“. Inevitabile chiedere a Bianchi un parere sulle possibilità di esonero dei due tecnici (di Gasperini in particolare) in caso di sconfitta: “Non ci voglio nemmeno pensare a questa cosa. Se avvenisse sarebbe molto grave, ma non da parte di chi allena, che comunque è sempre destinato a pagare, ma da parte di chi in società ha fatto determinate scelte sotto il profilo della guida tecnica e della campagna acquisiti, scelte fatte da chi l’ambiente lo conosce da molto tempo. Ripeto, sarebbe una cosa grave”. Bianchi è stato il primo allenatore del Presidente Moratti, ma secondo il tecnico non si possono fare paralleli: “E’passato troppo tempo. Con Moratti eravamo d’accordo di lavorare insieme per poco tempo. C’era solo da mandare in campo una squadra che non aveva un’identità, per vedere quali fossero i giocatori meritevoli di vestire la maglia dell’Inter. Poi nel tempo hanno avuto la possibilità di acquistare molti campioni e di vincere tutto”. Difficile invece sbilanciarsi su quale potrebbe essere la chiave della partita: “Dall’esterno è impossibile dare un giudizio, servono almeno 4-5 partite di campionato per farsi un’idea dall’interno, figuratevi da fuori…”