Roma / Da Zeman ad Andreazzoli: ecco le differenze in 5 mosse

ROMA ZEMAN ANDREAZZOLI / ROMA – Da Zeman ad Andreazzoli, la Roma ha compiuto un passo doloroso ma efficace almeno per quello che si è visto nella gara contro la Juventus. Stando all’analisi de La Gazzetta dello Sport, il nuovo allenatore ha rivoluzionato la squadra in 5 mosse: innanzitutto il cambio del modulo, con il passaggio alla difesa a 3 e con un atteggiamento e un modulo stesso che può cambiare durante la gara; il ribaltamento delle gerarchie, con Goicoechea e Tachtsidis in panchina insieme Florenzi e Bradley (almeno inizialmente). Dentro Stekelenburg, Burdisso, De Rossi e Pjanic, esperienza e qualità al posto di giocatori che fanno della quantità la loro arma migliore. Gli allenamenti diversi: accantonate le doppie sedute, si punta più sulla qualità che sulla quantità. Una maggiore predisposizione al dialogo, caratteristica che Andreazzoli sfrutta per i suo lunghi anni trascorsi nella società ridando autostima e fiducia sia ai nuovi sia ai vecchi. Ultima mossa, il rapporto con i dirigenti, assai differente anche per le diverse personalità dei due allenatori. Queste 5 mosse potrebbero bastare per salvare la stagione e consolidare le basi per il futuro?

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