“Che impressione mi fa essere paragonato a Kakà? E’ una grossa responsabilità, perché parliamo di un giocatore che è stato considerato a lungo il migliore al mondo. E rappresenta naturalmente uno stimolo a migliorarmi sempre. Sono una seconda punta. La mia dote migliore? Direi la verticalità del gioco. Sono brasiliano ma non amo i tocchi di troppo. Non appena ricevo la palla, punto la porta. E dicono che legga bene il gioco. Gol ne ho sempre fatti, quanti non saprei davvero dire, tranne quelli in nazionale che tengo bene a mente. Oggi ho incontrato i giocatori bianconeri. Felipe Melo ed Amauri sono venuti a salutarmi e poi ho voluto fare una foto con Del Piero. La Juve è uno dei più grandi club al mondo e sono orgoglioso di poter diventare un suo giocatore. Il mio sogno è di regalare felicità e gol ai suoi tifosi”.
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