“La Juve ha un problema”: il retroscena sul caso plusvalenze

ULTIMO AGGIORNAMENTO 14:00

Novità importanti per la Juventus sul ‘caso’ plusvalenze che è sbucato nelle ultime ore: cosa sta succedendo?

I problemi non finiscono in casa bianconera: la Juventus è ormai finita sotto processo per le varie operazioni tra stipendi e plusvalenze messe in atto negli anni scorsi.

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juventus dirigenza ©LaPresse

Nelle ultime ore è uscita fuori ciò che è stato deciso dal pool di magistrati, che hanno provato a ricostruire i flussi finanziari dal 2018 al 2021 grazie anche alla consulenza del commercialista Enrico Stasi mettendo in risalto le plusvalenze con la modalità degli stipendi. Il motivo principale sarebbe quella di una differenza importante tra i risultati possibili da contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021.

I reati possibili sono quelli di false comunicazioni sociali (art. 2622 cc), ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 cc), manipolazione del mercato (art. 185 D.Lgs 58/1998) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art.2 D.Lgs 74/2000).

Juventus, il caso bianconero sulle plusvalenze

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dirigenza juve ©LaPresse

Così sul suo profilo Twitter il giornalista, Alessandro F. Giudice, esperto di finanza, che scrive ormai anche su “Il Corriere dello Sport” ha rivelato tutto quello che sta avvenendo: “Su plusvalenze c’è un aspetto dirimente: Juve fa bilanci secondo principi contabili internazionali (IFRS).Ciò impedisce di giustificare plusv con impossibilità di stabilire valore oggettivo dei calciatori perché IAS38 fissa criteri precisi per scambi di asset immateriali”.

Poi ha aggiunto nello specifico: “Una o più attività immateriali possono essere acquisite in cambio di una o più attività non monetarie Il costo di tale attività è valutato al fair value (valore equo) a meno che a) l’operazione di scambio manchi di sostanza commerciale, o) né il fair value (valore equo) dell’attività ricevuta né quello dell’attività ceduta sia misurabile attendibilmente. Questo è il caso delle plusvalenze Juve perché il valore dei calciatori non è misurabile attendibilmente”.