La Juve insiste: duplice scenario nell’affare con l’Arsenal

ULTIMO AGGIORNAMENTO 19:00

La Juventus non molla il difensore brasiliano dell’Arsenal, l’idea è di coprire il costo del cartellino con una duplice alternativa

La fase di rinnovamento dei reparti in casa Juventus procede inesorabile, a cavallo tra la conclusione di una stagione tutt’altro che brillante e la voglia di riscatto in quella che l’attende. A necessitare di un ritocco extra è il reparto difensivo, con i senatori bianconeri in una costante fase di calo non per importanza o rendimento quanto per l’età che avanza.

Gabriel, difensore dell’Arsenal ©LaPresse

Tra i tanti profili adocchiati nelle ultime settimane da poter accostare a de Ligt, c’è il giovane brasiliano Gabriel di proprietà dell’Arsenal. Reduce da una stagione convincente con più di trenta presenze sulle spalle, il ventiquattrenne appare di prospettiva soprattutto in quello che la Juventus desidera possa essere uno scenario sempre più internazionale. Non sempre però ‘internazionalizzazione’ è sinonimo di ‘risultati’. Su questo la dirigenza ripone le più rosee speranze.

Per potersi avvicinare a Gabriel, intanto, è necessaria una forte azione di mercato che possa coprire senza affanni il valore – in costante crescita – del suo cartellino attualmente impostato intorno ai 30 milioni di euro. Sempre che l’Arsenal non fissi un prezzo più alto sin da subito. Gli scenari che si aprono sono due: il primo consiste nell’offrire la duttilità di McKennie (attestato sui 25 milioni) in uno scambio secco e senza troppi complimenti; il secondo include nell’affare il cartellino di Arthur (20 milioni) più l’eventuale rimanenza cash.

Calciomercato Juve, de Ligt-Gabriel la coppia del futuro

Gabriel ©LaPresse

Tralasciando per un attimo quelli che sono i numeri di una possibile, ma non scontata trattativa fra i due club, la Juventus investirebbe nella coppia de Ligt-Gabriel con visione proiettata soprattutto al futuro. Quel che manca ai bianconeri, ad oggi, è proprio quel pizzico di competitività e freschezza nei palcoscenici europei che, in varia misura, realtà inglesi e spagnole hanno coperto in via preventiva già da tempo.