Caso plusvalenze, UFFICIALE: le motivazioni del proscioglimento

ULTIMO AGGIORNAMENTO 17:46

Dopo il proscioglimento, ecco il comunicato ufficiale che spiega le motivazioni sulla scelta del Tribunale Federale Nazionale

Lo scorso 15 aprile, Napoli e Juventus (oltre ad altre società indagate) sono state prosciolte circa l’indagine su alcune plusuvalenze effettuate. L’accusa veniva della procura federale FIGC e riguardava delle compravendite tra club sostenute su valori di mercato sospetti.

Le motivazioni del proscioglimento di Juventus e Napoli
Andrea Agnelli e Gabriele Gravina © LaPresse

Più di 59 dirigenti e ben undici società sportive erano finiti nell’occhio del ciclone. Oggi la FIGC ha pubblicato un comunicato ufficiale sull’accaduto che spiega tutti i dettagli e le motivazioni del TFN.

Il sintesi, ciò che traspare è una concezione smithiana del libero mercato, secondo cui non esistono strumenti oggettivi per decretare il valore di un calciatore. Questo, bensì, nasce dal mercato libero e tra i vari elementi che lo caratterizzano entrano in gioco anche le società stesse i loro contesti.

Juventus e Napoli prosciolte nel caos plusvalenze: il comunicato

Agnelli e De Laurentiis prosciolti
Aurelio De Laurentiis © LaPresse

Questo un estratto del comunicato:

“In sostanza, il Tribunale ritiene che non esista o sia concretamente irrealizzabile ‘il’ metodo di valutazione del valore del corrispettivo di cessione/acquisizione delle prestazioni sportive di un calciatore. Tale valore è dato e nasce in un libero mercato, peraltro caratterizzato dalla necessità della contemporanea concorde volontà delle due società e del calciatore interessato”.

“Il valore di mercato di un diritto alle prestazioni di un calciatore rappresenta il valore pagato dalla società acquirente al termine di una contrattazione libera, reale ed effettiva di quel diritto sul mercato di riferimento; e il libero mercato non può essere guidato da un metodo valutativo (quale che esso sia) che individui e determini il giusto valore di ogni singola cessione. Non foss’altro perché, in tal caso, il libero mercato non esisterebbe più per la fissazione di corrispettivi di cessione sostanzialmente predeterminati da quel metodo di valutazione”.