Caso Zaniolo, esplode la rabbia social dei tifosi: tutti contro Bertolini

ULTIMO AGGIORNAMENTO 19:45

Il giocatore giallorosso è al centro di una polemica scatenata dalle parole del ct dell’Italia Femminile Milena Bertolini: ecco cosa è accaduto

L’espulsione di Nicolò Zaniolo nei concitati minuti finali di Roma-Genoa continua a far discutere. Dopo le parole di José Mourinho – che ha dichiarato che certe cose non accadrebbero se il suo calciatore giocasse nella Juve, nell’Inter o nel Milan – ci si è messa anche Milena Bertolini, il ct dell’Italia Femminile, a rinfocolare la polemica.

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Nicolò Zaniolo dispearto
Nicolò Zaniolo © LaPresse

“Sappiamo – le parole di Milena Bertolini intervenuta a 90° minuto- che emotivamente il ragazzo ha delle difficoltà, va aiutato, va educato. Poi, in quel caso, l’arbitro doveva fare la sua parte, ma non per questo giustifico l’atteggiamento di Zaniolo“. In un primo momento queste frasi avevano suscitato solo la reazione della mamma del giallorosso, Francesca Costa, che sui social aveva scritto: “Troppo facile puntare il dito… ignorare è la cosa migliore. Ringrazio tutti voi ed i vostri messaggi e l’amore che dimostrate…questo messaggio è per voi”. Ma la tempesta vera sarebbe ancora dovuta arrivare.

Il caso Zaniolo: spopola su Twitter l’hashtag #Zanioloeducato

Nicolo Zaniolo esce dal campo
Nicolo Zaniolo © LaPresse

Moltissimi tifosi giallorossi e non hanno successivamente invaso Twitter sotto l’hashtag #Zanioloeducato. A fronte di alcuni interventi ironici, sarcastici, basati su meme di Zaniolo che offre un caffè al bar ad un vecchietto bisognoso, o che mette puntualmente la mano davanti alla bocca per sbadigliare, ce ne sono altri più pungenti.

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Non sono infrequenti infatti tweet di tifosi che mettono a confronto il comportamento tenuto in talune circostanze da Bonucci, Chiellini, o dallo stesso Rebic con l’arbitro Serra in Milan-Spezia, per stigmatizzare pesantemente le parole di Bertolini. Rea, secondo gli autori, di non aver mai detto nulla quando i protagonisti di episodi controversi con la classe arbitrale erano stati i succitati giocatori delle big del Nord.