Anche i campioni soffrono: lo sfogo di Cristiano Ronaldo

ULTIMO AGGIORNAMENTO 20:33

La felicità dei fenomeni del calcio, molto spesso viene data per scontata per via della loro ricchezza. Cristiano Ronaldo ci racconta che non è così.

Anche i campioni soffrono: lo sfogo di Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo © Getty Images

Cinque volte Pallone d’oro, plurivincitore di Champions League e campionati conquistati in tre dei maggiori tornei continentali. Contratti milionari con i club e introti altrettanto alti garantiti dai diritti d’immagine per la pubblicità. Insomma, tutti gli ingredienti per vivere un’esistenza felice. E invece Cristiano Ronaldo, trasferitosi nella sessione estiva di calciomercato dalla Juventus al Manchester United, racconta che non è proprio così facile la strada per la serenità. Il fuoriclasse portoghese, infatti, in un’intervista rilasciata al Daily Mail, si sfoga e parla della difficoltà di convivere con una popolarità che, se da una parte garantisce agiatezza e stabilità, dall’altra impedisce di vivere una quotidianità normale.

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Anche i campioni soffrono: lo sfogo di Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo © Getty Images

“Vivo in gabbia e senza privacy”, lo sfogo di Cr7

“Quando la notorietà inizia è tutto bello. Sei famoso, sei un giocatore fantastico, vinci trofei, fai gol, sei in prima pagina sui giornali, in televisione. Ma dopo molti anni, guardi la vita in un modo diverso”, esordisce l’ex bianconero. “Hai una ragazza, hai figli, vuoi un po’ di privacy e non c’è più privacy. La mia privacy è andata. Se ne avessi l’opportunità ora, pagherei per riavere la mia privacy”, confessa poi Cr7.

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“Sai quante volte sono andato al parco con i miei figli negli ultimi due anni? Zero. Se vado al parco arrivano all’improvviso tantissime persone. I bambini saranno nervosi, io sarò nervoso, la mia ragazza sarà nervosa. Non posso andare in un bar con gli amici perché so che non si sentiranno a loro agio con me lì”, prosegue poi il portoghese. “Evito di fare questo genere di cose, perché le persone intorno a me saranno più nervose di me. Mi sento come se fossi in una gabbia permanente. Ma è troppo tardi per cambiarlo”, conclude amaramente Ronaldo.