Aluko vittima di razzismo, lascia l’Italia: “Nei negozi trattata come un ladro”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 23:49

L’ormai ex calciatrice della Juventus, Eni Aluko,  ha deciso di lasciar Torino dopo gli episodi di razzismo di cui è stata vittima in città.

aluko razzismo
aluko @ getty images

L’ormai ex calciatrice della Juventus, Eni Aluko, ha deciso di lasciar Torino dopo gli episodi di razzismo di cui è stata vittima in città. Una decisione per lei difficile dopo essere stata ben 18 mesi alla Juventus  ed aver ottenuto diversi successi con la squadra bianconera. Insomma, una scelta maturata nel tempo e dopo aver subito diversi episodi di razzismo che hanno reso la sua permanenza in Italia impossibile.

Leggi anche —> SPECIALE CM.IT – CALCIO E RAZZISMO, ITALIA SOTTO ACCUSA: SANZIONI FANTASMA

Leggi anche —> SPECIALE CM.IT – CALCIO E RAZZISMO, I DATI DELLA VERGOGNA: ‘SORPRESA’ INGHILTERRA

Eni Aluko e la città torinese: “Trattata come una narcotrafficante”

Ai microfoni de The Guardian ha raccontato di vari episodi sgradevoli in quel di Torino, come quando racconta: “Può capitarti tante volte di arrivare all’aeroporto di Torino ed essere trattata come Pablo Escobar per via dei cani anti-droga intorno a te”.Parole forti che servono ad esternare un forte malumore, come se la città non l’avesse accettata per il colore della pelle, con una precisazione però molto importante: “Con i tifosi nessun problema, ma la città è un paio di decenni indietro”. I disagi che però ha vissuto sono stati però più forti anche delle vittorie con la maglia bianconera, tanto da costringerla ad andar via.

Leggi anche —> Razzismo calcio, Italia dietro soltanto ad Inghilterra: tutti i casi evidenziati

aluko razzismo
aluko @ getty images

Eni Aluko: “Vista come un ladro nei negozi”

Leggi anche —> Un video mette ancora nei guai Terry: ancora accuse di razzismo

Non si ferma però agli aeroporti il racconto della calciatrice che fa uscir fuori anche un altro episodio: “Mi sono stancata di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che rubi qualcosa”. Ciò a far intendere che il problema riguarda proprio la città torinese definita arretrata dal punto di vista culturale per un problema che al momento: “Non viene affrontato nel mondo del calcio: con i presidente che ritengono il razzismo parte integrante del tifo“.

Leggi anche —> BULGARIA, POLEMICHE E RAZZISMO: SI DIMETTE ANCHE L’ALLENATORE

eni aluko razzismo
aluko @ getty images

Leggi anche —> Razzismo, da Balotelli a Dalbert: quanti casi in Italia

G.S.