Calciomercato Juventus, Willian non rinnova con il Chelsea: pressing di Barcellona e PSG

ULTIMO AGGIORNAMENTO 11:58

Calciomercato Juventus, Willian non rinnova con il Chelsea: pressing di Barcellona e PSG

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Willian (Getty Images)

L’esterno brasiliano del Chelsea ha un contratto in scadenza nel 2020 e non vuole accettare un rinnovo annuale. In caso di impasse, il calciatore potrebbe partire in estate

Dopo aver ingaggiato Higuain per provare a risolvere il problema di un attacco poco convincente, il Chelsea si dovrà concentrare per trovare una soluzione alla questione del rinnovo contrattuale di Willian. L’esterno brasiliano compirà 31 anni il prossimo agosto e ha un contratto che scadrà nel 2020. Per cercare di non perdere la propria pedina, i Blues dovranno, giocoforza, cercare di strappargli il sì per il rinnovo, che sarà presumibilmente annuale (questa è la politica della società per gli over 30). Il classe ’88 però sembrerebbe essere poco propenso ad accettare il prolungamento di un solo anno e questo potrebbe portare a risvolti inaspettati nella prossima sessione di mercato, momento in cui Willian avrà un solo anno di contratto.

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Calciomercato Juventus, stand by per il rinnovo di Willian: PSG e Barcellona alla finestra

Willian dovrà presto prendere una decisione sul suo futuro. Secondo ‘thesun.co.uk’, il brasiliano pretenderebbe un rinnovo triennale e non sarebbe intenzionato ad accettare un prolungamento di un singolo anno. In caso di mancanza di accordo tra le parti, il calciatore potrebbe anche scegliere di dirigersi altrove e di abbracciare un altro progetto tecnico. La Juventus potrebbe essere una destinazione plausibile per Willian ma al momento i club che sembrerebbero decisamente in vantaggio per accaparrarselo sembrerebbero essere PSG e Barcellona. Il club francese è la squadra che si è mossa con più concretezza in tal senso, arrivando a formulare un’offerta nell’ultimo giorno di mercato che i londinesi hanno respinto perché inferiore ai 60 milioni di sterline pretesi (circa 68 milioni di euro). A giugno però tale richiesta potrebbe scendere sensibilmente.