Milan / Muntari: “Inzaghi ha un’idea di gioco, Totti non si discute”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 10:21
Muntari (Getty Images)
Muntari (Getty Images)

MILAN MUNTARI: “INZAGHI HA UN’IDEA DI GIOCO, TOTTI NON SI DISCUTE” / MILANO – Approfittando della pausa per le nazionali, Sulley Muntari si concede ai taccuini e microfoni del Corriere dello Sport e Sportmediaset, parlando del nuovo Milan di Inzaghi e delle polemiche su Juventus-Roma: “Qualsiasi cosa sia accaduta in Juventus- Roma, Totti ha il diritto di parlare e tutti hanno il dovere di ascoltarlo. Lui è il Calcio. Così come lo sono Pirlo, Buffon, Ibrahimovic… Quando parlano campioni di questo livello bisogna restare solo zitti e ascoltarli”. Il quotidiano romano gli ricorda che anche lui contro la Juventus è stato protagonista di uno sfortunato episodio e Muntari risponde con fair play: “Non sono completamente d’accordo che quel mio gol con la Juve abbia impedito al Milan di vincere il suo secondo Scudetto consecutivo. Anche se fosse stato convalidato, non sarebbe cambiato nulla”. Sul Milan afferma: “E’ tutto un mondo speciale, il posto migliore in cui sia mai stato, il club dove vorrei chiudere la mia carriera. Qui si respira amore e rispetto come in nessun altro posto. Ed è qui che voglio vincere lo scudetto. Vincere, vincere, vincere”. E su Inzaghi che gli sta dando fiducia aggiunge: “Pippo è un ottimo allenatore, uno che ti motiva, ti fa stare sempre concentrato, ti rispetta e ti stimola. Sempre sul pezzo! E soprattutto è uno che insegna calcio, ti fa capire cosa fare, come muoverti, come stare in campo: per due anni tutto questo ci è mancato, non posso e non voglio dire nulla di male su Allegri e Seedorf ma ora è tutto diverso. In più adesso c’è molto entusiasmo e molto rabbia: l’entusiasmo portato da Inzaghi e la rabbia di chi ha voglia di tornare a vincere. Il Milan deve farlo, il Milan deve stare in alto, deve essere protagonista in Italia e in Champions. A noi non manca nulla sotto il profilo tecnico,abbiamo giocatori che possono fare sempre e dovunque la differenza: non ci servono i Messi o i Cristiano Ronaldo, ci serve solo convinzione nei nostri mezzi”