Calciomercato Palermo Genoa Fiorentina / Le pagelle delle outsider

ULTIMO AGGIORNAMENTO 13:02

CALCIOMERCATO PALERMO GENOA FIORENTINA / Milano – Il Calciomercato estivo si è concluso ieri con i botti (e anche con i saldi!) di fine stagione che hanno regalato qualche sorpresa e qualche colpo alle squadre di Serie A. Dopo aver parlato delle big (leggi qui) ora tocca alle cosi dette outsider, ossia quelle squadre che possono rivelarsi come la piacevole sorpresa per i piani alti della classifica.

PALERMO 6 – I rosanero si sono mossi bene sul mercato sia in anticipo rispetto ad altre squadre sia nelle ultime ore quando ha completato la rosa, anche se non si sa per quale allenatore: oltre alle scommesse Cetto e Zahavi, Tzorvas, in luogo di Bovo, Pastore e Sirigu, sono arrivati anche Silvestre, Mantovani, Alvarez, Aguirregaray, Della Rocca e Barreto, oltre a Vasquez che arriverà a Gennaio; certo le cessioni sono state pesanti, ma Zamparini ha strappato il massimo dalle stesse scommettendo su nuove leve pronte a non far rimpiangere le stelle (e le casse, tra qualche anno). Dicono addio al Palermo anche Cassani e Nocerino, due delle colonne portanti che hanno deciso di fare le fortune di Fiorentina e Milan.

GENOA 6,5 – Genoa da 6,5 quello che vedremo quest’anno a “Marassi”: Preziosi ha blindato porta e difesa grazie all’esperienza di Frey e Bovo, oltre a rimpolpare centrocampo e attacco con Constant Caracciolo e non cedendo alle lusinghe neroazzurre per Palacio, vero colpaccio di Preziosi a poche ore di mercato (rifiutati 10 milioni dall’Inter). La scommessa si chiama Birsa, è sloveno e viene dall’Auxerre; se piazzato nel modo giusto, può essere l’arma letale per il ‘grifone’. Da scoprire Pratto e Ze Eduardo, due autentici oggetti misteriosi per il calcio italiano.

FIORENTINA 5,5 – Corvino e Mihajlovic hanno puntato sugli acquisti mirati e sulle conferme dei big per rilanciare la Fiorentina verso le alte zone della classifica: ceduti Frey, Santana, Mutu e D’Agostino, ecco Cassani, Santiago Silva, Kharja e Lazzari, nomi importanti che però cambiano poco la sostanza; la differenza dovrà farla il tecnico che al suo primo anno a Firenze non ha convinto del tutto e dovrà fare il salto di qualità per portare la Fiorentina ai livelli dell’era Prandelli. Non sarà facile, ma a Firenze vogliono ritornare protagonisti in Champions League in tempi brevi.