Stadio Milan, Fontana spiazza tutti: “Lavori tra due anni”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 21:19

Il Milan sembra voler accelerare a tutti i costi i tempi per la costruzione del nuovo stadio. Attilio fontana rassicura i tifosi

I rossoneri stanno cercando di bruciare le tappe per iniziare i lavori di costruzione del nuovo stadio di proprietà.

Fontana appoggia l'idea di Cardinale per lo stadio
Attilio Fontana – calciomercatoweb.it

Gerry Cardinale, patron del Milan e il Presidente della Regione Lombardia, si sono incontrati e hanno trovato una linea d’intesa sul progetto presentato dall’imprenditore americano. Il politico, noto tifoso del Milan, si è detto compiaciuto dell’idea presentatagli ed è certo dei buoni propostiti avanzati da Cardinale. I tifosi del Milan potranno avere il loro stadio, non lontanissimo da San Siro.

Fontana: “Prima pietra tra due o tre anni”

Attilio Fontana è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, sul canale TV Play, raccontando del suo incontro con Gerry Cardinale.

Incontro positivo tra Cardinale e Fontana
Gerry Cardinale – calciomercatoweb.it

Il fondatore di RedBird ha avanzato la sua proposta al presidente, il quale è convinto che i lavori inizieranno entro il prossimo triennio: “Non per merito mio, ma dopo aver parlato con Cardinale io credo che la sua determinazione sia tale per cui credo e sono convinto che lui nello spazio di due o tre anni la prima pietra la vorrà mettere, non è detto che sia a La Maura, anche se a oggi è più avanti rispetto alle altre proposte”. Fontana ha poi sottolineato la bontà dell’idea di Cardinale: “Cardinale mi ha rappresentato un’idea che mi sembra molto molto bella, credo che su questo progetto si debba aprire una discussione, si debba cercare di entrare di più nei dettagli, ma di sicuro è una cosa positiva. Posso dire che gran parte del parco resterà tale e questo mi sembra l’aspetto più positivo. Non è possibile dire che si farà al 100%, ma io ritengo che la proposta di Cardinale sia bella e positiva. Io penso che la cosa più sbagliata sia dire sì o no aprioristicamente, bisogna confrontarsi, posso dire che è una bella idea”