Caso D’Onofrio, l’Avvocato è certo: “Trentalange non ne sapeva nulla”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 21:58

Non si placa la bufera attorno al mondo arbitrale dopo le accuse mosse al presidente dell’Aia Alfredo Trentalange

Si allarga lo scandalo sul mondo arbitrale partito con l’arresto, avvenuto in data 10 novembre, del capo della Procura dell’AIA Rosario D’Onofrio, sul quale gravano pesantissime accuse. Il terremoto che ha investito l’AIA si sta allargando a macchia d’olio dopo che la Procura federale ha emesso un atto di chiusura indagini sul presidente dell’AIA Alfredo Trentalange. Anche qui in ballo ci sarebbero sorprendenti capi d’imputazione.

Alfredo Trentalange
Alfredo Trentalange © LaPresse

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay, Paolo Gallinelli, avvocato dell’ex fischietto torinese, ha provato a fare chiarezza, sostanzialmente discolpando il suo assisitito, che non sarebbe stato a conoscenza delle nefandezze mosse come capi d’accusa al magistrato D’Onofrio.

Gallinelli sul caso Trentalange: “Non poteva sapere”

Trentalange sapeva chi era D’Onofrio ma non poteva sapere cosa avesse fatto. Credo non si possa scaricare tutto quanto sull’attuale presidente dell’AIA. L’organismo non ha avuto alcuna comunicazione, e mi riferisco all’attuale presidente dell’AIA, che credo sia giusto che non si sia dimesso, perchè non vedo rilievi da fare sulla sua condotta. Come mai nel 2020 D’Onofrio, che è è stato limitato nelle sue azioni da quattro mesi in carcere, e non poteva fare collegamenti in remoto o riunioni, era un componente della commissione disciplinare senza che nessuno si accorgesse di questa sua doppia vita? Poi con il senno di poi è tutto facile, e dopo è arrivato un nuovo arresto. Ci fosse stata una qualche mancanza credo che Trentalange si sarebbe dimesso immediatamente“, ha esordito.

Paolo Gallinelli avvocato
Paolo Gallinelli © LaPresse

Mi sembra frettoloso parlare di commissariamento alla luce poi della condotta di Trentalange. Stiamo lavorando insieme a colleghi di altissimo livello. La prima cosa fatta immediatamente è chiedere l’audizione alla Procura, perchè ci sono elementi che possono essere sfuggiti, visto che le indagini sono state repentine. C’è stato un consiglio federale in seguito a questa situazione che riguarda D’Onofrio, e che stando agli atti è una situazione personale criminale ma che non riguarda il presidente dell’AIA. È una responsabilità attualmente di posizione quella del presidente dell’AIA. La Procura Federale ha fatto richieste andando a ritroso perché tutti quanti non sapevano la condotta di D’Onofrio, non solo Trentalange“, ha concluso Gallinelli.