Milan-Sampdoria, mano Calabria e bufera VAR: la spiegazione del mancato rigore

ULTIMO AGGIORNAMENTO 23:31
MILAN, ITALY – FEBRUARY 18: Emiliano Viviano of UC Sampdoria celebrates during the serie A match between AC Milan and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on February 18, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

MILANO – La VAR fa sempre discutere, nel bene e nel male. Anche in Milan-Sampdoria ci sono stati degli episodi che la classe arbitrale non ha giudicato all’altezza della situazione nonostante l’aiuto delle telecamere. Nel primo tempo la Sampdoria recrimina per questo episodio: lancio lungo per Zapata che salta con Calabria per arrivare sul pallone. Il difensore del Milan tocca il pallone con una mano, per Doveri non è rigore nonostante il consulto col Var Mazzoleni: clamorosa decisione di lasciar correre quando, nelle immagini, si evidenzia nettamente il tocco del difensore poiché la palla cambia direzione a causa del tocco del terzino. Sul finire del primo tempo altro episodio Zapata-Bonucci, anche questo non giudicato da rigore.

Milan-Sampdoria, mano Calabria e bufera VAR: la spiegazione del mancato rigore

Giuste invece le decisioni sul rigore (fallo di mano di Murru) e sull’annullamento del gol di Bonucci per fuorigioco dello stesso difensore dopo essersi consultato col VAR. Intanto, dagli studi Mediaset, Graziano Cesari ha così commentato: “È impossibile stabilire se Calabria sia o meno in area e nel dubbio il Var non può assolutamente intervenire. Questo sarà sempre e comunque un caso irrisolto, il cosiddetto ‘caso limite’”.