Juventus, i primi sintomi del dopo Conte

ULTIMO AGGIORNAMENTO 10:25
Allegri (Getty Images)
Allegri (Getty Images)

JUVENTUS I PRIMI SINTOMI DEL DOPO CONTE / ROMA – La sconfitta contro il Genoa ha aperto un caso in casa Juventus. Il punto focale, come era ovvio che fosse, è il paragone fra il vecchio e il nuovo, fra Conte e Allegri. Finora il neo tecnico bianconero non ha potuto, per via dei numerosi impegni, lavorare a pieno sulla squadra, adattandosi agli schemi già memorizzati e prestabiliti della squadra. La squadra viaggia ad una velocità di crociera basata sugli insegnamenti di Conte ma dopo la sconfitta di Genoa si può tracciare una prima analisi e valutare le differenze fra i due tecnici. Non sarà una vera crisi, ma qualche campanello inizia a suonare. La Gazzetta dello Sport analizza alcuni numeri interessanti del nuovo corso Juventino.

MAL DI TRASFERTA E GLI INFORTUNI

Uno dei problemi fondamentali è il cammino fuori casa. La Juventus di Allegri ha già subito 3 sconfitte (tutte in trasferta, Atletico Madrid, Olympiacos e Genoa) un solo gol fatto e quattro subiti. In più c’è il pareggio contro il Sassuolo ma soprattutto lontano da Torino, la squadra sembra avere meno mordente. Un capitolo che sembra ricorrente nella carriera di Allegri in Serie A, sono gli infortuni dei suoi giocatori. Numeri alla mano quest’anno sono già 16 di cui 9 muscolari e 7 traumatici. Doppiando di fatto la Juve di Conte, che al massimo a questo punto della stagione aveva solo 9 infortunati. Se i punti in classifica in realtà sono gli stessi dello scorso anno è l’approccio alla gara che è cambiato. Il diktat di Allegri è quello di avere pazienza nel cercare la via del gol mentre Conte prediligeva l’ aggressività sempre, in casa come fuori. E’ questa è una delle maggiori differenze. L’interpretazione della gara.

GIOCATORI FUORI FORMA E SCARSO RICAMBIO

Lo scorso anno il pacchetto dei centrocampisti aveva già collezionato 7 gol a differenze dei 5 attuali. E’ vero che sia Pirlo che Vidal non stanno offrendo le stesse garanzie della passata stagione per motivi vari. L’italiano è alla ricerca della forma migliore dopo l’infortunio patito mentre il cileno (anche lui reduce da infortunio) ha anche il peso del calciomercato da supportare. Ma la differenza reale è che i centrocampisti vanno meno in area, sono più compassati e l’esempio lampante è il rendimento di Pogba. Con Conte venivano esaltate al massimo proprio le caratteristiche degli assaltatori Pogba, Vidal e Marchisio. Ora i dati sono illuminanti su come sia cambiata la vita là in mezzo: la linea mediana a cinque ha finora prodotto pochi gol, mai così poche dal 2011. Uno dei punti salienti che i tifosi bianconeri rimproverano al tecnico toscano è lo scarso ricambio di uomini. Tevez è uno stacanovista e non segna dalla trasferta di Bergamo. Si richiede a gran voce l’utilizzo di Morata al posto di Llorente. Il giovane spagnolo è apparso molto più in forma del connazionale. I cambi, come tradizione Allegriana, avvengono sempre dopo il 70′ e per questo i giocatori sono ancora più spremuti giocando ogni tre giorni. Allegri adesso dovrà reagire ed invertire subito la tendenza se non vuole che l’ombra di Conte diventi ancora più ingombrante.