Manchester City/ Mancini: “Balotelli? Ero più matto io”

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MANCINI BALOTELLI MATTO/ MANCHESTER (Inghilterra) – Roberto Mancini, tecnico del Manchester City, analizza sinceramente la situazione di Mario Balotelli, spesso accusato di avere un carattere fin troppo irascibile: “Tra i 16 e i 20 anni ho fatto più cazzate di lui – ha dichiarato al mensile ‘GQ’ -. Solo che allora c’era un’attenzione minore, e eravamo diversi noi. Diversi perchè sapevamo riconoscere l’autorità del presidente, dell’allenatore, dei vecchi del gruppo, del club. Avevamo però il pudore di nasconderci alla gente, o forse eravamo semplicemente più furbi. Agivamo nell’ombra. Ho avuto compagni che mostravano gli stessi atteggiamenti di Mario, uno su tutti Marco Macina, un talento purissimo che stregò anche Liedholm“. Balotelli, comunque, non è rimasto lo stesso di Milano: ” cambiato. Gli ultimi due anni all’Inter l’hanno fatto diventare un personaggio, sono arrivati i grandi soldi, è aumentata la consapevolezza di essere più bravo degli altri. La sfrontatezza è rimasta la stessa di quando si è affacciato, una qualità che mi aveva colpito e sulla quale avevo investito. Mario è un predestinato. Diciassettenne, alla Pinetina, faceva tunnel a Zanetti, a Cambiasso. Che si incazzavano di brutto e gli andavano addosso. Lui niente. Li trattava come fosse un pari età. ‘O è scemo o è forte‘, mi dicevo. ‘E’ entrambe le cosè, ripeteva sorridendo Sinisa, che anche per affetto perdeva molto tempo dietro di lui a fine allenamento”. Del resto uno come Mario non può che piacere agli inglesi. “Se parli dei giornalisti -conclude Mancini – all’inizio si sono limitati a riprendere le cose che venivano scritte in Italia, poi hanno cominciato a lavorare di fantasia. In fondo sono storicamente affascinati dagli ‘irregolari’. Best, Gazza, Cantona, Adams, Rooney: non si sono fatti mancare nulla”.

FONTE: Calciomercato.it