Inter, intervista a Biabiany

ULTIMO AGGIORNAMENTO 11:04

INTER BIABIANY – Jonathan Biabiany è stato protagontista di un avvio di campionato abbastanza difficile. I tifosi nerazzurri non gli hanno perdonato i molti errori dovuti spesso alla tensione che può cadere sulle spalle di un 22enne catapultato dal Parma all’Inter. Ma ora, proprio contro i ducali, ci sono stati grandi segnali di risveglio e lui ha parlato di questo e molto altro con la ‘Gazzetta dello sport’:

C’è chi dice che Biabiany parte bene, ma poi si perde…

“C’è del vero, ogni tanto tendo a perdere la concentrazione e a uscire un po’ dalla partita. É un aspetto su cui sto lavorando e credo che qualche risultato nelle ultime gare si sia visto”.

Ma Bale è più veloce di lei?

“Non credo, però ha un bel passo sul lungo, è potente e molto tecnico”.

Le manca il gol?

“Per quello devo mettermi in lista d’attesa, dopo Pandev e Sneijder… Era un assillo all’inizio. Ora sono più tranquillo e ho capito che un assist vale come una rete”.

L’Italia è un Paese per vecchi?

“A livello socio-politico non posso rispondere. Nel calcio qualcosa si sta muovendo, ma le big italiane hanno budget tali da poter comprare giocatori già fatti e finiti. In Francia certi soldi non girano e i giovani hanno per forza più spazio”.

Lo vede il suo amico Balotelli in rossonero?

“La scelta è sua. Di certo se andasse al Milan sarebbe un dispetto a Inter e interisti. Ma Mario è un tipo un po’ strano, quindi non mi stupirei”.

É disposto a non giocare ad Abu Dhabi pur di rivedere Milito in campo?

“Certo. Diego ha dato tanto all’Inter. E deciso tutte le finali”.

L’anno scorso lei non c’era. É felice che non le possano fare domande su Mourinho o avrebbe voluto conoscerlo meglio?

“Mi ha allenato appena un mese, nel ritiro 2008. Abbastanza perché cogliessi le differenze tra lui e Benitez. Anche nei metodi di lavoro: col portoghese partitelle a strappi e nello stretto, con lo spagnolo campo più ampio e tanto possesso palla”.

Vedendo il Real strapazzato dal Barcellona lei ha pensato «Sarà dura rivincere la Champions» o «Che bravi i miei compagni a trionfare nella scorsa»?

“I catalani non ti fanno vedere la palla. Ma, a parte Villa per Ibra, sono gli stessi dell’anno scorso. Perché non potremmo ribatterli?”.

Fonte: www.calciomercato.it