MILAN – In un’intervista rilasciata all’Equipe Ronaldinho parla dei suoi trascorsi in Francia, ma anche della sua avventura al Milan e con il Brasile: “Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, è stato difficile rimettersi in gioco. Ma la scorsa stagione, ho avuto un grande allenatore, Leonardo. Mi concesse di fare sul campo ciò che amo. Oggi, sono allo stesso livello di quando ero al Barca. Quando un giocatore gioca al massimo, le persone si abituano bene, mentre quando gioca peggio, si pongono delle domande. E sono state inventate tante cose…”. Il talento verdeoro ammette di non aver digerito l’esclusione dal mondiale di Sud Africa: “Nessun altro brasiliano ha fatto meglio di me in Europa. Meritavo di essere chiamato. Il Mondiale del 2014? Sarebbe molto bello. Ma ci sarà anche la Coppa del Mondo del 2018… L’età non è un problema per me. Ho avuto come compagno di squadra Paolo Maldini, che ha giocato fino a quarant’anni. Voglio giocare tanto come ha fatto lui”.
ULTIMI ARTICOLI
VAR: tutte le novità che cambieranno le regole del calcio
Le regole del calcio non sono mai le stesse. Esse cambiano nel tempo grazie al lavoro congiunto di personalità di spicco che compongono il...
Basket, successo straordinario per gli Harlem Globetrotters: a Napoli PalabarButo pieno
Grandissimo successo per la tappa a Napoli del tour italiano degli Harlem Globetrotters: il PalaBarbuto è estasiato dalle magie e dalle gag dei campioni...
NBA, si avvicina l’All Star Weekend: ci sarà anche Gianmarco Tamberi
L'All Star Weekend della NBA è sempre più vicino: sarà presente anche l'italiano Gianmarco TamberiTra venerdì 16 e domenica 18 febbraio la NBA terrà ...
NBA, “È la schiacciata del secolo”: la dichiarazione fa discutere
Fa discutere il commento di James Worthy sulla schiacciata di LeBron James nel derby contro i Los Angeles ClippersNella notte tra domenica 7 e...
Mondiale per club, trionfo del City: Fluminense travolta 4-0
Il Manchester City travolge la Fluminense vincendo il primo Mondiale per Club della propria storia: 4-0 per gli uomini di Guardiola, ma lo scontro...