Disfatta azzurri. Incontro Abete-Petrucci, domani sarà il giorno di Prandelli

ULTIMO AGGIORNAMENTO 17:45

ROMA
Il nuovo corso dell’Italia del calcio dopo il disastroso Mondiale sudafricano parte giovedì con la presentazione del nuovo commissario tecnico Cesare Prandelli. Ma la giornata clou sarà venerdì 2 luglio, giorno in cui è fissato il Consiglio federale della Figc e durante il quale il presidente Giancarlo Abete illustrerà le riflessioni e le iniziative per garantire il rilancio del calcio italiano. Oggi Abete ha incontrato i vertici del Coni: 90 minuti per illustrare al presidente Gianni Petrucci e al segretario generale Raffaele Pagnozzi la situazione della Federcalcio.

Abete, nonostante il fallimento mondiale, non si dimetterà, come invece ha fatto il suo «collega» francese Jean Pierre Escalettes. Invece sta mettendo a punto idee, programmi e iniziative che verranno illustrate al Consiglio federale e che dovranno cambiare il corso del calcio italiano. Il flop sudafricano ha messo in evidenza la necessita di operare una svolta. Per il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, dopo la ’debaclè ai Mondiali, il problema non è avere nomi nuovi ai vertici della Federcalcio, ma rivedere le norme che la regolano. «Il problema serio è discutere un progetto serio che guardi avanti tenendo conto di come le cose si sono evolute negli ultimi anni – ha osservato Beretta a margine della presentazione del pallone con cui si giocherà nella prossima serie A -. Noi siamo regolati da legge 91 che ha più di 30 anni e quella che stabilisce il funzionamento della Federazione è del 1999. Credo che per entrambe sia arrivato il momento di essere oggetto di profondi ripensamenti».

Chi invece bacchetta l’Italia (e anche la Francia), è il presidente della Fifa, Joseph Blatter, che ha definito le finaliste del Mondiale 2006 «Nazionali troppo vecchie». Il numero uno della Fifa ha citato uno studio al riguardo ed ha ricordato che «la Francia non aveva alcun giocatore di meno di 23 anni nel gruppo dei 23, mentre l’Italia uno solo, ma non ha giocato». Per contrasto, Blatter ha evidenziato che 11 giocatori su 23 della rosa del Ghana hanno meno di 23 anni e che 9 di loro hanno già giocato nella Coppa del Mondo. Plauso per le politiche «giovani» anche per la Germania, dove gli Under 23 sono 9, 7 dei quali messi in campo finora dal ct Joachim Loew. «Questi sono esempi positivi se confrontati con quelli di Italia e Francia», ha detto Blatter. Ghana e Germania si sono qualificate per i quarti di finale del Mondiale, mentre Italia e Francia sono state eliminate agli ottavi.

Fonte: La Stampa.it

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