Mondiali 2010, Petrucci: “E’ un momento amaro per lo sport italiano”. Abete: “Me ne assumo le responsabilità”

ULTIMO AGGIORNAMENTO 11:52

ROMA – Si legge la delusione sul volto del presidente del Coni Gianni Petrucci: “L’eliminazione dell’Italia al primo turno rappresenta un momento amaro per il calcio e per tutto lo sport italiano. È andata come è andata, ma la mia esperienza sportiva mi ha insegnato a non fare processi sommari e ad analizzare le cose a freddo. Per questo, quando torneranno in Italia parlerò con il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a cui darò tutto il mio contributo e appoggio, così come il sottosegretario, Rocco Crimi, che vedrò la prossima settimana. Non faccio il buonista, ma solo il realista – ha aggiunto in apertura dei lavori del Consiglio Nazionale – siamo all’opposto di quattro anni fa: eravamo i primi al mondo, adesso siamo usciti subito. Purtroppo non eravamo brillanti in questo mondiale. Parliamo di una federazione che ha vinto comunque tanti mondiali, regalando grandi soddisfazioni allo sport italiano”. Si legge sul Corriere dello Sport.
Anche il presidente della Federcalcio Abete non può di certo mostrare stati d’animo positivi alla Gazzeta dello Sport: “”Non sono cinico né voltagabbana, non mi appartiene. Ma non possiamo intristirci, abbiamo il dovere di ripartire, è un obbligo dell’intero movimento calcistico italiano e della Federazione. Ripartiamo al di là del risultato negativo: il primo luglio presenteremo Prandelli“. Inoltre aggiunge, a proposito della nomina di Lippi: “Ho fatto una scelta che non rinnego. Me ne assumo le responsabilità”. Su Prandelli: “L’ho scelto non per il carattere ma per la sua preparazione tecnica, per il suo modo di lavorare con i giovani”. Bisogna avviare una riflessione sulla crisi strutturale del calcio italiano”.